Categorie
News Retail

Totem per ordinazioni, un’esperienza di acquisto a 360 gradi

28.07.2021

Totem per ordinazioni, un'esperienza di acquisto a 360 gradi

28.07.2021

Totem per ordinazioni, un'esperienza di acquisto a 360 gradi

I dispositivi self sono sempre più diffusi e apprezzati, non solo nella ristorazione: permettono da un lato di velocizzare la spesa, dall’altro di gestire meglio flussi e code e di mettere in campo strategie per la fidelizzazione del cliente

 

Scegliere il proprio menù preferito, procedere all’ordine e pagare completamente in modalità self, senza la necessità di supporti cartacei o dell’intervento di personale del locale. I totem touchscreen per ordinazioni sono strumenti che si stanno diffondendo con grande rapidità, spinti anche dalla situazione sanitaria che ha fatto nascere la necessità di dispositivi in grado di garantire il distanziamento tra le persone, attraverso una gestione efficiente di flussi e code dentro gli esercizi commerciali. Il trend non riguarda solo il comparto ristorazione: le casse automatiche (o cash kiosk) sono ormai presenti in tutti i punti vendita della grande distribuzione organizzata, e rispondono alla richiesta di una shopping experience più smart, sicura e scorrevole, velocizzando i momenti dedicati alla spesa tra gli scaffali.

Comodità, velocità e interattività sono i punti di forza dei totem digitali. Dispositivi che rappresentano un perfetto esempio pratico di strategia omnichannel: applicare tecnologie innovative integrate per arricchire il customer journey. Come? Generando molteplici interazioni tra marchio e cliente, capaci di creare valore anche una volta ultimato l’acquisto. Il totem touchscreen infatti può operare in sinergia con altri strumenti come applicazioni mobile e web, soluzioni di pagamento cashless, tablet. Fino a implementare soluzioni di digital rewarding e, perché no, realtà aumentata e gaming.

Se il cliente ha la possibilità di provare una customer experience più coinvolgente e smart rispetto a quella tradizionale, i vantaggi sono molteplici anche per l’esercente. Attraverso i totem per ordinazioni infatti risulta più facile fidelizzare la propria clientela, offrendo prodotti, informazioni e iniziative promozionali tagliati su misura. I touchpoint permettono (sempre nel rispetto delle normative GDPR riguardanti la protezione dei dati) di raccogliere informazioni precise come lo storico degli acquisti e la modalità di pagamento preferita. Il cliente, una volta identificatosi tramite app mobile o una carta fedeltà, può diventare destinatario di messaggi mirati da parte dei vari brand, disponendo di un servizio personalizzato e studiato su misura. Un esempio pratico? Restando nell’ambito della ristorazione, se un piatto dovesse risultare esaurito il sistema può suggerire in tempo reale un’alternativa in base alle preferenze espresse in passato o alle abitudini di acquisto.

Pur non potendo sostituire del tutto l’esperienza di acquisto “fisica” più tradizionale, i totem riescono a rispondere soprattutto alle esigenze delle nuove generazioni, abituate a destreggiarsi con le tecnologie digitali. Ma rappresentano anche uno strumento fondamentale per guidare il cambiamento dei modelli di business nei comparti della ristorazione e del retail, chiamati a sviluppare nuove strategie di vendita in un periodo contraddistinto da norme, divieti e grande incertezza.

#Totem
#CashKiosk
#Retail
Categorie
News Retail

Il buono pasto si spende via App

28.07.2021

Il buono pasto si spende via App

28.07.2021

Il buono pasto si spende via App

Argentea ha integrato EatsReady, servizio che permette pagamenti via smartphone pratici e veloci

 

I buoni pasto elettronici stanno ormai soppiantando quelli tradizionali cartacei. Il motivo principale del successo è legato alla comodità per il dipendente di tenere sempre con sé una semplice tessera magnetica e non un ingombrante carnet di biglietti. Ma i vantaggi riguardano anche l’azienda: i buoni pasto elettronici sono deducibili rispetto a IRAP e IRES e non sono sottoposti a costi IRPEF, e permettono di monitorare più facilmente i benefit concessi ai dipendenti. In quest’ottica, Argentea ha integrato un nuovo tipo di buono pasto elettronico: si tratta di EatsReady, il buono esclusivamente su App che garantisce praticità e velocità di utilizzo. Dal proprio smartphone, EatsReady permette di selezionare la lista dei partner convenzionati, scegliere il negozio per il quale effettuare il pagamento (anche integrando carte di credito o Paypal) e tenere sempre sotto controllo il credito a disposizione. Il tutto senza bisogno di dispositivi dedicati o costi aggiuntivi.

Argentea dunque si conferma un partner essenziale e al passo con i tempi per i retailer nella gestione dei buoni pasto elettronici, già resa smart e sicura grazie a AMoneyBPE, la soluzione che garantisce velocità e fluidità a tutto il processo di pagamento. Il sistema legge la card del buono pasto con il dispositivo POS e permette l’accettazione su tutta la barriera casse, al tavolo o in mobilità. Da sottolineare anche la versatilità: si integra con i più conosciuti software di cassa, visualizza tutte le transazioni con buoni pasto su uno stesso portale (AMoneyPortal), indipendente dagli emettitori e supporta anche i pagamenti con codice OTP. AMoneyBPE semplifica la vita all’esercente e, riducendo i tempi di attesa, migliora il servizio ai clienti.

#AMoneyBPE
#EatsReady
#App
Categorie
News Retail

La strada tracciata degli e-payments

28.06.2021

La strada tracciata degli e-payments

27.05.2021

La strada tracciata degli e-payments

Dopo il boom del 2020 spinto dalla pandemia e dagli incentivi, il trend della rivoluzione digitale in tema di pagamenti continuerà e si espanderà nel 2021

I dati sono talmente chiari e le opinioni talmente diffuse che si può sostenere che in Italia la “rivoluzione digitale” sia esplosa nel settore dei pagamenti. Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, 1 euro su 3 viene trasferito tramite sistemi digitali, per un valore totale di 268 miliardi transati nel solo 2020, ovvero il 33% dei consumi (+4% rispetto al 2019).

Il termine “rivoluzione” non è peraltro iperbolico considerando che l’Italia è tra gli ultimi Paesi d’Europa in materia di e-payments (al 24esimo posto su 27 per transazioni pro-capite con carte elettroniche). Gli analisti concordano anche nel dire che la pandemia da coronavirus abbia influenzato positivamente il fenomeno, con un vero e proprio boom dell’e-commerce (leggi il nostro articolo a riguardo) e dei servizi di pagamento delle utenze domestiche (bollette, bollettini, telefonia), aumentati del 15% in un anno (1,3 miliardi di euro in valore). Gli acquisti contactless hanno raggiunto quote del +29% (81,5 miliardi) e tra mobile payment e wearable payment la crescita monstre è stata dell’80%.

Un trend che si manterrà anche quest’anno e che dovrebbe aumentare, secondo alcuni esperti. Una leva decisiva verso l’alto potrebbe averla il ridimensionamento del Piano Cashless introdotto dal governo Conte bis ma anche alcune iniziative già promosse, come quella dell’innalzamento del limite dei pagamenti contactless senza necessità di Pin (a 50 euro da gennaio 2021) e l’integrazione definitiva dei servizi di pagamenti da smartphone. Proprio quest’ultimo argomento è stato affrontato dal white paper “Eba-McKinsey “The Future of european payments: strategic choices for banks”, secondo cui “è probabile che i primi anni dopo il 2020 diventino un punto di svolta per i pagamenti”. In particolare, la pandemia ha rafforzato l’impegno delle banche “a investire in aree come la digitalizzazione dei percorsi dei clienti, l’introduzione del machine learning e il miglioramento della resilienza tecnologica e operativa”. Alla luce dell’indagine che ha coinvolto decine di dirigenti del settore finanziario (concordi sull’importanza del fare squadra con i partner dell’ecosistema), per Wolfgang Ehrmann, presidente dell’Eba, “le banche devono affrontare molteplici scelte strategiche e hanno una serie di opportunità di collaborare con i partner per attività e applicazioni selezionate”. I consumatori più attenti al digitale, inoltre, aspettano di comprendere l’effettiva portata delle regole sull’autenticazione forte (SCA) per i pagamenti online.

Fonti:
Osservatorio Innovative Payments – Politecnico di Milano (2021)
Agenda Digitale 
The Future of european payments: strategic choices for banks” Eba-McKinsey

#e-payments
#trend2021
#rivoluzioneDigitale
Categorie
News Retail

La corsa dell’e-commerce e il futuro dell’e-wallet

28.06.2021

La corsa dell'e-commerce e
il futuro dell'e-wallet

27.05.2021

La corsa dell'e-commerce e il futuro dell'e-wallet

Il 2021 è considerato l’anno del consolidamento del commercio digitale e le aziende lo accolgono come un metodo per calmierare gli effetti di una possibile crisi. E così i pagamenti digitali saranno sempre più presenti

Acquisire e fidelizzare i clienti, aumentare l’awareness e infine guadagnare quote di mercato. Questi i quattro key driver strategici che le imprese italiane attive nell’e-commerce si sono poste per il 2021.

Un settore, quello del commercio online, che sta vivendo un periodo a dir poco florido. I dati contenuti nel dossier “E-Commerce in Italia 2021” della Casaleggio Associati parlano chiaro. E partendo da un contrasto rendono cristallino il concetto: “Lo scorso anno – spiega il report – si stima che abbiano abbassato definitivamente la serranda oltre 390 mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato, contro 85.000 nuove aperture, per un totale di -11,3%42. In contrapposizione, le imprese che si sono registrate al Registro imprese con codice ATECO 47.91.1 relativo al commercio online (primario o secondario) sono 10.467, contro le 6.968 dell’anno precedente”. Ovvero +50%, contro il 20% del 2019. Anche per questo, nel 2020, il 68% delle aziende interpellate ha dichiarato “un incremento di fatturato” (con variazione media del +56%), il 20% ha dichiarato di “aver perso fatturato” (anche dimezzandolo), mentre il 12% lo ha “mantenuto stabile”.

Dal dossier della CA, emerge anche l’identikit dell’e-shopper: la la spesa media è di 674 euro, il 67% degli utenti ha acquistato online da siti esteri e praticamente la totalità ha acquistato tramite marketplace (da Amazon a Zalando). Nel 2020 si sarebbe invece ridotto lievemente il valore del fatturato e-commerce in Italia: 48,25 miliardi di euro, ovvero -1% rispetto al 2019 (48,5 mld).

Il ricorso all’e-commerce non poteva non influenzare i metodi di pagamento e i servizi connessi. In particolare, secondo il report della Casaleggio Associati, i pagamenti elettronici “sono diventati la modalità di pagamento preferita da 6 persone su 10 (5 su 10 nel 2019). Il 47% degli italiani dichiara che userebbe la carta di credito/debito o il bancomat per pagare qualsiasi importo”. Ecco allora che il lockdown “ha determinato una crescita dei pagamenti digitali, che tra off e online superano un terzo del totale transato in Italia”. Come rilevato nella newsletter di Argentea, nel 2020 le carte di credito sono state il metodo di pagamento preferito dagli italiani (44%) seguite dalle carte prepagate e voucher (40%). Poi i digital wallet  (34%). Dai primi dati relativi al 2021, emerge che “anche quest’anno per le aziende di e-commerce italiane la carta di credito e il mezzo di pagamento piu diffuso e in crescita (41%), seguita dai digital wallet (26%) e dal bonifico (15%) che perde punti”.

Nel mondo invece il segmento digital wallet è già un successo, essendo diventato il metodo di pagamento più utilizzato dagli e-shopper: valgono il 44,5% delle transazioni totali del 2020, con un +6,5% rispetto al 2019 ma soprattutto una stima di crescita fino al 51% entro il 2024. A differenza dell’Italia, nel mondo le carte di credito sono state utilizzate nel 22,8% delle transazioni e le carte di debito nel 12,3% dei casi.

Fonti: “E-Commerce in Italia” – Casaleggio Associati (2021)

#e-commerce
#reportCasaleggio
#e-wallet
Categorie
News Retail

Un aiuto per la dematerializzazione totale

28.06.2021

Un aiuto per la dematerializzazione totale

27.05.2021

Un aiuto per la dematerializzazione totale

I servizi Argentea a disposizione dei privati e della Pubblica amministrazione per digitalizzare gli archivi e semplificare la vita a retailer e dirigenti

 

La dematerializzazione degli archivi cartacei è al centro dell’agenda italiana ed europea da anni. Per motivi più che validi: l’avanzamento tecnologico e la disponibilità di supporti digitali, anche portatili, e soprattutto il risparmio. La gestione cartacea dei documenti è costosa, rende difficile la condivisione e ha un forte impatto ambientale. Non è un caso, dunque, che Argentea si stia impegnando per rendere ancora più incisivo il processo di dematerializzazione per le aziende e per la Pubblica amministrazione.

I vantaggi della soluzione sviluppata sono molteplici: documenti (di qualsiasi formato) facili da reperire e con massimo livello di sicurezza, integrazione ottimale con i software gestionali, tracciabilità delle autorizzazioni con la firma elettronica a marcatura temporale e compatibilità con il manuale di Conservazione depositato all’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale). Argentea è infatti conservatore accreditato AgID, e la conservazione sostitutiva la rende il partner ideale con cui progettare la digitalizzazione di qualsiasi attività e settore.

Inoltre, è possibile integrare la soluzione di firma digitale, diventata obbligatoria per molti adempimenti nei confronti della Pubblica amministrazione e fondamentale per dare valore legale ai documenti. Attraverso questa integrazione si elimina al 100% la carta, riducendo quindi costi, e velocizzando il processo. Infatti, non è più necessario stampare, firmare e scannerizzare il documento e si azzerano anche gli spostamenti necessari per assicurare la presenza fisica di un soggetto per la firma.

Comprende una soluzione “locale”, con lettore smartcard o token Usb, una soluzione “grafometrica”, con tavoletta digitale, e una soluzione da “remoto”, tramite smartphone con un codice Otp-One time password).

Sei interessato alla nostra soluzione e vorresti maggiori dettagli? Scrivici a commerciale@argentea.it

#dematerializzazione
#firmadigitale
#Agid
Categorie
News Retail

Gestione buoni pasto dipendente: tutto più semplice e sicuro con AMoneyLunch

27.05.2021

Gestione buoni pasto dipendente: tutto più semplice e sicuro con AMoneyLunch

27.05.2021

Portafogli digitali e carte prepagate: che boom nel nostro Paese

La soluzione realizzata da Argentea per la gestione dei pasti dei dipendenti consente di predisporre la propria politica di welfare definendo importi, modalità di utilizzo (ad esempio uno al giorno o a carnet) e controllandone ogni aspetto sulla loro spendibilità.

 

Sono sempre di più i clienti che scelgono AMoneyLunch, la soluzione firmata Argentea che permette di gestire in tutta autonomia i buoni pasto per i propri dipendenti. L’idea alla base? Che anche i retailer – ma non solo loro – possano voler attivare una forma di welfare aziendale mettendo a disposizione dei lavoratori un importo giornaliero da utilizzare per la fruizione del pasto. AMoneyLunch consente di gestire tutta la procedura in maniera semplice, intuitiva e con molti vantaggi.

AMoneyLunch consente infatti di predisporre, per ogni dipendente, un contributo economico paragonabile ai buoni pasto da spendere presso i propri locali. Un identificativo univoco, tracciato sulla chip card personale o su un app, permette di tracciare tutti i movimenti di cassa di ciascun dipendente, sullo stesso portale delle transazioni con i buoni pasto tradizionali. La tracciatura e la rendicontazione avvengono quindi in automatico e, può essere anche inviato un flusso automatico all’ufficio personale.

La soluzione di Argentea non solo snellisce la gestione dei buoni pasto per il personale interno, ma libera anche dalla necessità di dipendere da un emettitore. A questi vantaggi si aggiunge il fatto che le transazioni avvengono su server sicuro di Argentea, che non ci sono commissioni da riconoscere a nessun emettitore e che possono essere visualizzati i costi per tutte le transazioni di consumazione “interna”.

Scegliendo AMoneyLunch è quindi possibile predisporre la propria politica welfare così come risulta più congeniale, definendo importi, modalità di utilizzo dei buoni pasto e potendone monitorare l’uso in ogni momento. Tanti vantaggi racchiusi in un’unica soluzione.

#welfare
#buoniPastoDipendente
#AMoneyLunch
Categorie
News Retail

Portafogli digitali e carte prepagate: che boom nel nostro Paese

27.05.2021

Portafogli digitali e carte prepagate: che boom nel nostro Paese

27.05.2021

Portafogli digitali e carte prepagate: che boom nel nostro Paese

Aumenta il ricorso ai pagamenti alternativi, con dati anche in controtendenza rispetto a quanto avviene a livello globale.

 

Gli effetti del Covid19 si sono fatti sentire anche nelle abitudini di pagamento degli italiani e, in particolare, nel nostro Paese, per quanto riguarda le metodologie alternative alle carte di debito e di credito, sembrano andare forte i portafogli digitali e le carte prepagate. Lo dice lo studio Lost in Transaction di Skrill.

Andando ad approfondire i dati, si nota come l’Italia viaggi in controtendenza rispetto a quanto avviene a livello globale. Prendendo in considerazione il mese di aprile, i pagamenti con carta hanno rappresentato il metodo di pagamento online preferito a livello mondiale: il 54% dei consumatori ha scelto la carta di debito, il 52% quella di credito. In Italia, invece, il 55% dei consumatori ha optato per i portafogli digitali (fermi al 43% a livello globale), mentre al secondo posto si sono piazzate le carte prepagate, utilizzate dal 51% degli utenti, un dato ben al di sopra del 20% che si registra negli altri Paesi. L’aumento nell’utilizzo di queste modalità rispetto allo scorso anno, in Italia, è del 45% per i portafogli digitali e del 39% per le carte prepagate: la media globale si ferma, rispettivamente, al 32% e al 13%. 

A questi numeri vanno aggiunti anche quelli resi noti da Alessandro Zollo, AD e Direttore Generale di Bancomat S.p.a.: nel primo trimestre di quest’anno – nonostante le limitazioni dovute all’emergenza sanitaria – le transazioni effettuate con il bancomat sono aumentate del 26% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. A crescere, oltre alla percentuale dei micropagamenti quotidiani, anche il ricorso ai pagamenti senza tesserina, ma effettuati attraverso lo smartphone. Lo stesso Alessandro Zollo ha parlato di contactless come il “pilastro fondamentale” per il futuro e si aspetta che il 5G faccia da volano per un’ulteriore crescita del cashless.

Argentea, da sempre pronta a intercettare le nuove tendenze di pagamento, ha già pensato alla risposta ideale per le transazioni alternative con il modulo AMoneyAP. Il sistema predispone sul display del terminale POS il QR code per effettuare il pagamento con il metodo alternativo preferito dall’utente (tra questi, Satispay, PostePay, Alipay, WeChat Pay e Tinaba). In questo modo non c’è nessun punto vendita da ricercare, nessun importo da imputare manualmente nell’app, per pagamenti ancora più sicuri, comodi e veloci.

Vuoi saperne di più su AMoneyAP?  Clicca qui o contattaci a commerciale@argentea.it

#portafogliDigitali
#cartePrepagate
#AMoneyAP
Categorie
News Retail

Italia, rivoluzione cashless: Argentea è pronta alla sfida

27.05.2021

Italia, rivoluzione cashless:
Argentea è pronta alla sfida

27.05.2021

Italia, rivoluzione cashless: Argentea è pronta alla sfida

Un trend costantemente in crescita negli ultimi anni e destinato ad aumentare ancora. E i sistemi di pagamento diventano sempre più innovativi.

 

L’Italia è ancora – troppo – legata al contante, ma è pronta ad accelerare verso la rivoluzione cashless. Una tendenza, quest’ultima, che si è amplificata nell’ultimo anno, anche come effetto della pandemia: con i negozi chiusi e il maggiore ricorso agli e-store, l’utilizzo della moneta elettronica è infatti cresciuto in maniera esponenziale e ci si aspetta un ulteriore incremento nel prossimo futuro. È questa la fotografia che emerge dagli ultimi studi di settore e, in particolare, dalla survey di The European House – Ambrosetti.

Se è vero che il nostro Paese è al terzultimo posto in Europa per numero di transazioni con carta pro-capite (con un valore pari a 61,1, contro le 386 transazioni pro-capite della Danimarca, in testa alla classifica), è altrettanto vero che i ritmi di crescita degli ultimi anni sono notevoli. Il valore transato con carte di pagamento è cresciuto del 5,9% in media all’anno dal 2005 al 2019, raggiungendo così quota 219,9 miliardi di euro, in aumento del 7,8% rispetto al 2018. Il piano “Italia Cashless” e il Covid hanno dato una ulteriore spinta a questa modalità, tanto che si calcola che il valore delle transizioni con carta crescerà ancora nel corso di quest’anno è potrà arrivare a superare i 425 miliardi di euro nel 2025.  

In parallelo, sembra destinato ad aumentare il segmento degli innovative payments, ovvero le transazioni effettuate con le modalità più innovative e tecnologiche, dallo smartphone allo smartwatch, per arrivare fino ai dispositivi wearable. L’utilizzo di questa metodologia è davvero esploso nell’ultimo periodo, con una crescita, nel 2019 sul 2018, del 118,7%. I tempi sembrano quindi maturi per il completo affermarsi dei pagamenti digitali e innovativi.

A questa sfida Argentea arriva preparata: “Siamo consapevoli che il mondo dei pagamenti elettronici e digitali è in una fase di evoluzione” spiega il Ceo dell’azienda, Marco Torresani, evidenziando come l’azienda abbia messo a punto soluzioni all’avanguardia. Tra queste c’è anche AMoneyPay: un unico dispositivo POS per incassare tutte le forme di pagamento senza contanti, tenuti comodamente sotto controllo in ogni aspetto grazie al pannello di gestione centralizzato AMoneyPortal.”

Leggi l’articolo pubblicato su Tgcom24

#innovativePayments
#cashless
#PolitecnicoMilano
Categorie
News Retail

Multe, tasse e tributi si pagano anche al supermercato

28.04.2021

Multe, tasse e tributi si pagano anche al supermercato

28.04.2021

Multe, tasse e tributi si pagano anche al supermercato

Argentea integra PagoPA grazie a Connect, il nuovo servizio sviluppato da Satispay dedicato alla GDO, che rende ancora più immediato e semplici il pagamento di bollettini

Pagare multe, bollettini, tasse sui rifiuti e la retta scolastica mentre si fa spesa al supermercato.
Ebbene, da oggi è possibile. Argentea ha infatti integrato PagoPA grazie a Connect, il servizio offerto da Satispay che permette di rendere ancora più accessibile il sistema unico di pagamento della Pubblica amministrazione. Un ulteriore servizio, quello di Argentea, data la partnership tecnologica certificata e accreditata dall’Agenzia per l’Italia digitale: ad oggi garantisce supporto a oltre 60 Enti pubblici e continua a migliorare la propria offerta collaborando con diversi prestatori di servizi di pagamento, tra i quali appunto Satispay, giovane azienda italiana che sta contribuendo a modificare le abitudini di shopping degli italiani.

Grazie a Connect, il nuovo servizio B2B offerto da Satispay, ora è possibile saldare, insieme alla spesa, anche tributi, tasse, utenze, rette, multe e qualsiasi altro tipo di pagamento verso le PA (anche regionali e comunali) utilizzando qualsiasi strumento di pagamento (contanti, carte di credito o di debito, bancomat), semplicemente presentando il bollettino alla cassa. È infatti sufficiente far scansionare il QR Code per innescare il pagamento del tributo. Il tutto in modo sicuro, trasparente e immediato ad un costo fisso. L’importo della transazione PagoPA verrà incluso nella ricevuta del cliente assieme a tutti i dettagli dell’operazione. La ricevuta, in questo modo, avrà valore di quietanza di pagamento e dev’essere conservata.

#innovativePayments
#osservatorio
#PolitecnicoMilano
Categorie
News Retail

E-payments, quattro scenari dopo la pandemia

28.04.2021

E-payments, quattro scenari dopo la pandemia

28.04.2021

E-payments, quattro scenari dopo la pandemia

L’emergenza sanitaria ha frenato le economie mondiali, ma ha accelerato la trasformazione digitale. E ora si può sfruttare il momento storico per imprimere la svolta decisiva.

“La pandemia accelererà la digitalizzazione dei pagamenti e riorienterà il comparto. È prevedibile un incremento nell’utilizzo delle funzioni digitali, e anche un’accelerazione nell’adozione dei pagamenti in tempo reale”. Così  Paolo Gianturco, responsabile FinTech e senior partner di Deloitte, commentando il recente dossier “Global payments remade by Covid-19” che ipotizza quattro scenari possibili sul mercato degli innovative payments. Il report Deloitte introduce dunque le conseguenze da qui a un anno per le imprese che sapranno interpretare al meglio il concetto di resilienza dopo la gigantesca crisi innescata dalla pandemia di coronavirus.

“Mentre i governi di tutto il mondo iniziano a riaprire le proprie economie, i leader aziendali dovrebbero plasmare le loro strategie anche di fronte all’incertezza”, spiega l’analisi. Nonostante sia relativamente di breve durata, la pandemia rischia di provocare impatti economici a lungo termine. Gli stimoli fiscali e monetari, infatti, aiutano ad attenuare gli shock ma non possono invertire le perdite che le piccole imprese e gli individui a reddito medio-basso hanno già iniziato a subire. Il punto di partenza dell’analisi è comunque la spinta alle soluzioni innovative per fronteggiare la crisi pandemica. Tra i key drivers ci sono l’accelerazione sul digitale e sui sistemi di pagamento real-time, l’investimento in automazione e intelligenza artificiale e il miglioramento nell’offerta dei servizi e dei modelli di business.

I quattro scenari di uscita dalla crisi sanitaria descritti nel report Deloitte:

  1. Passing storm
  2. Good Company
  3. Sunrise East
  4. Lone wolves

Lo scenario migliore descritto nel report Deloitte è quello della cosiddetta “Passing storm”, in cui viene prevista una graduale uscita dall’emergenza sanitaria con strascichi negativi più o meno accentuati per le piccole e medie imprese e sui redditi medio-bassi. Con “Good company” si prevede invece una crisi perdurante che farà collaborare i governi solo per lo stretto necessario poiché le soluzioni verranno affidate alle grandi aziende. In questo modo le aziende si sposterebbero ulteriormente verso il “capitalismo degli stakeholder” per servire al meglio i propri clienti, azionisti e dipendenti. Nello scenario “Sunrise the East”, i Paesi asiatici, Cina in testa, riusciranno a far fronte alla crisi in maniera ordinata e più efficace rispetto all’Occidente e si proietteranno nel mondo come superpotenze economiche e primarie. In pratica la capacità di Cina, Taiwan e Corea del Sud di contenere l’epidemia attraverso una forte risposta governativa centralizzata diventerebbe il “gold standard”. La quarta ipotesi, più pessimistica, è quella dei “Lone wolves”, che prevede un periodo prolungato di crisi nel quale i governi potrebbero attuare politiche isolazioniste e ultranazionaliste. Secondo Gianturco, citato da Wall Street Italia, “occorre accelerare l’adozione di soluzioni di pagamento in tempo reale, investendo nella modernizzazione del sistema centrale specie nei Paesi in cui questo aspetto è ancora poco nel focus”.

#innovativePayments
#osservatorio
#PolitecnicoMilano