28.10.2022

La rivoluzione del quick commerce

28.10.2022

La rivoluzione del quick commerce

Il fenomeno del quick commerce si sta diffondendo sempre di più. Ma di cosa si tratta?

Il quick commerce è un insieme di servizi che permettono di consegnare la merce a chi l’ha ordinata nel giro di pochissimo tempo: l’obiettivo è assicurare al consumatore un’esperienza più veloce possibile. Il q-commerce si è diffuso all’inizio soprattutto tra i beni di largo consumo, ma si sta espandendo anche in altri settori merceologici come beauty, tecnologia o, ad esempio, il commercio di fiori.

Per garantire i propri servizi il quick commerce ha bisogno di una rete di magazzini a livello locale in aree limitrofe a quelle d’acquisto. La consegna dei prodotti avviene, quindi, in tempi rapidi per la vicinanza ai magazzini logistici o per l’uso di mezzi come e-bike, scooter elettrici o biciclette.

Questi servizi, quindi, nascono per offrire ai clienti piccole quantità di prodotti in tempi rapidissimi, recapitati ai clienti dove ne hanno bisogno. Gli utenti stanno cambiando le loro abitudini di acquisto e iniziano a considerare prioritari sempre di più la rapidità, il servizio o l’attenzione al cliente, rispetto ad un possibile sconto o invio gratuito.

Dall’inizio del 2020, le restrizioni imposte a causa della pandemia Covid-19 hanno dato un forte impulso al q-commerce, consentendo ai rivenditori di rimanere operativi attraverso le consegne rapide a domicilio. Ma vediamo i dati disponibili sul tema.

Secondo un rapporto di Coresight Research di fine 2021 il quick commerce genererà tra i 20 e i 25 miliardi di dollari di vendite al dettaglio negli Stati Uniti quest’anno. Il mercato è in rapida crescita anche in Medio Oriente e Nord Africa, aree in cui rappresentava un giro d’affari di 9 miliardi di dollari nel 2020. Inoltre, secondo le previsioni di Statista, il mercato crescerà del 24% tra il 2020 e il 2024 per raggiungere 20 miliardi di dollari.

Anche in India il mercato del commercio rapido è destinato a toccare i 5,5 miliardi di dollari entro il 2025 con una crescita di 15 volte. Un esempio che viene seguito anche dalla Cina secondo la società di consulenza RedSeer. In Europa, invece, la situazione sembra essere leggermente diversa, con circa 10 marchi della grande distribuzione che si contendono un mercato ancora molto legato alle grandi insegne.

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