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Compra ora paga dopo nel tuo ristorante: pro e contro del BNPL

07.10.2024

Compra ora paga dopo nel tuo ristorante: pro e contro del BNPL

07.10.2024

Compra ora paga dopo nel tuo ristorante: pro e contro del BNPL

Il Buy Now Pay Later (BNPL) può rappresentare un’alternativa credibile e vantaggiosa anche nell’ambito della ristorazione?

La domanda è legittima, a fronte di alcuni fenomeni che offrono uno spunto di riflessione in questo senso. Secondo i dati del Rapporto 2024 Censis/Italgrob, 14 milioni di italiani in corso d’anno, a causa dell’inflazione, hanno dovuto rinunciare una o più volte a recarsi presso locali del fuori casa”.

Rialzo dei prezzi e minore disponibilità economica sono tra le principali cause della rinuncia. Per i ristoratori non è certo una buona notizia.

Ma il Buy Now Pay Later può fare la differenza.

Buy Now Pay Later: cos’è, e si può usare in un ristorante?

IL BNPL è un’opzione di pagamento che consente al cliente di pagare subito soltanto una parte del totale, e saldare l’intero importo successivamente, in più rate. La cifra restante viene addebitata sul conto o sulla carta che viene indicata da chi paga al momento dell’acquisto.

I consumatori scelgono sempre più spesso quest’opzione quando comprano online sui siti e-commerce, dove è ormai una scelta disponibile per diverse categorie merceologiche. Anche l’ambito food non fa eccezione, come dimostrano alcune sinergie tra leader globali di ambito fintech e food company al fine di offrire ai consumatori questa alternativa (perlopiù nel settore delivery).

Sebbene non sia ancora una pratica diffusa, il Buy Now Pay Later può essere implementato anche per il pagamento in presenza al ristorante. Dal punto di vista tecnico, per abilitarlo è sufficiente che il ristoratore si affidi ai fornitori di questo servizio per integrare l’opzione tra le altre consentite al momento del checkout.

Ma quali vantaggi e quali rischi si profilano?

BNPL per i ristoratori: i benefici

Per prima cosa, è importante fare una precisazione: concedere al cliente di pagare in più rate non significa incassare dopo. Con la formula BNPL, il ristoratore ottiene infatti l’intero importo immediatamente, senza che il flusso di cassa ne risenta. Sarà il provider finanziario ad anticipare la parte d’importo che il cliente verserà in seguito.

I benefici di questa soluzione sono diversi.

  • Nuovi clienti. Un ristoratore punta sempre ad allargare il bacino degli avventori. La possibilità di farlo superando un problema classico, come quello del budget limitato di alcuni target, ben esemplifica i vantaggi del Buy Now Pay Later, in particolare nei contesti dove il prezzo delle portate è più alto.
  • Più fedeltà. L’attenzione alle esigenze dei clienti, in particolare quelle finanziarie, rappresenta un ottimo modo per rafforzare il bond con gli utenti e per promuovere anche un’immagine più innovativa del ristorante.
  • Non solo cene. Consentendo di rateizzare l’importo, il ristoratore potrebbe attirare un target interessato a eventi e festeggiamenti, con la chance, quindi, di incassare transazioni più importanti per volume.
  • Nuove opportunità. Con un fatturato maggiore, dovuto a nuovi clienti o ordini più importanti, il ristoratore ha la possibilità di investire in altri aspetti dell’attività.

BNPL per i ristoratori: i potenziali pericoli

Ma non esistono solo opportunità. E il ristoratore deve riflettere sui fattori di rischio.

  • Il peso delle commissioni. Il ristoratore ottiene subito il pagamento ma i fornitori di servizio BNPL addebitano commissioni sulle transazioni. Meglio farsi qualche domanda, se valga la pena o no dare ai clienti un servizio che ha comunque un costo lato merchant sul fronte del profitto.
  • Il ruolo del provider. Affidare a terzi un servizio, significa delegare la complessità, anche quella gestionale. Molti servizi puntano a offrire al merchant un’esperienza qualitativa sul piano finanziario anche sul fronte degli aspetti amministrativi e della protezione da frodi e insoluti. I problemi del provider però – siano essi di natura tecnologica o finanziaria- potrebbero impattare sull’attività del ristorante, nello scenario peggiore.
  • Il possibile danno di immagine. Il BNPL potrebbe rivelarsi controproducente per la brand reputation. Una fascia di pubblico potrebbe infatti percepire una ridotta qualità o addirittura una difficoltà finanziaria che spinga il locale a cercare nuovo pubblico ricorrendo alla rateizzazione di pagamenti. Il Buy Now Pay Later è un asset forte quando si tratta di e-commerce, ma culturalmente è meno accettato nell’esperienza in store.
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Compra Ora Paga Dopo B2B: vantaggi e rischi per il piccolo retailer

25.09.2024

Compra Ora Paga Dopo B2B: vantaggi e rischi per il piccolo retailer

25.09.2024

Compra Ora Paga Dopo B2B: vantaggi e rischi per il piccolo retailer

Se in ambito consumer la formula Buy Now Pay Later  ha guadagnato velocemente il consenso degli utenti e l’interesse dei merchant, la partita del Compra Ora Paga Dopo B2B è ancora tutta da giocare.

Le transazioni business to business in chiave digitale, dopotutto, hanno ampio margine di crescita. Secondo i dati dell’Osservatorio Digital B2B della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2023 l’e-commerce B2B di prodotto ha il valore di 265 miliardi di euro (in crescita del 10% rispetto all’anno precedente) ma era pari raggiunto  il valore di 265 miliardi di euro (in crescita del 10% rispetto all’anno precedente) ma era pari “ancora solo al 21% del transato B2B italiano nelle filiere di prodotto”.

Inoltre, ad oggi solamente il 42% delle imprese ha almeno uno strumento di e-commerce avviato.

Quali sono i vantaggi di questa soluzione, e quali le possibili insidie?

Come funziona il Compra Ora Paga Dopo B2B

In ambito B2B, l’opzione “Compra ora Paga dopo” rientra a pieno titolo nelle soluzioni più innovative di Supply Chain Finance, che consentono a un’impresa di finanziare il proprio capitale circolante, quindi un’ulteriore chance per la liquidità. Il riferimento alla Supply Chain sottolinea la rilevanza del fattore filiera e delle relazioni tra i diversi attori.

Nel caso del Buy Now Pay Later di ambito B2B, il vendor, che può essere ad esempio una grande azienda capofiliera, permetterà alle sue imprese clienti di acquistare prodotti o servizi dilazionando il pagamento in più rate. La dilazione avviene online.

Da un lato il buyer può ricevere la merce subito, senza un flusso di cassa in uscita immediato. Dall’altro l’impresa o il vendor che fornisce prodotti o servizi avrà subito il pagamento.

Perché il Compra Ora Paga Dopo B2B è un asset per i più piccoli

L’opzione Compra Ora Paga Dopo appare vincente in particolare per i clienti più piccoli di un fornitore, siano essi micro-imprese o retailer. Questi attori possono patire di più dinamiche come inflazione o aumento dei tassi di interesse e, al tempo stesso, avere meno appeal per chi concede accesso al credito.

Di fatto, il Buy Now Pay Later si traduce infatti in un prestito che poi il buyer dovrà ripagare (seppur a rate): una forma di accesso al credito più veloce e adatta ai player che hanno una storia creditizia o finanziaria più giovane e meno strutturata.

Una chance per essere più competitivi

Con il Buy Now Pay Later, il potere d’acquisto nell’immediato cresce, in virtù della flessibilità consentita dalla rateizzazione. Per il piccolo retailer è anche un’ottima chance per accedere a beni che, a fronte di un esborso immediato, avrebbero un costo iniziale troppo elevato.

Questo può essere un importante vantaggio in termini di competitività. In alcuni ambiti, infatti, i clienti possono essere più sensibili al tema dell’assortimento. Il BNPL permette anche al piccolo esercente di fornirsi a dovere, così da non lasciare quote di mercato a competitor più aggressivi che possono comprare e pagare subito beni più costosi.

L’occasione per differenziare le spese 

Pagare un po’ alla volta e in maniera flessibile consente anche di dedicare parte del flusso di cassa ad altre tipologie di spesa che possono portare vantaggi al business. Per esempio, può aiutare a ritagliare fondi utili per la formazione dei dipendenti o iniziative speciali per i clienti.

Compra Ora Paga Dopo B2B: i rischi a cui stare attenti

E i rischi? Sono perlopiù connessi a valutazioni errate che il piccolo retailer potrebbe essere indotto a fare.

Lato vendor, infatti, il Buy Now Pay Later è un mezzo per invogliare i clienti a fare ordini più grandi o più mirati ad articoli costosi che non sarebbe possibile comprare con fondi che non sono subito disponibili.  Tuttavia, questo incentivo potrebbe tradursi in un rischio per il buyer. Il meccanismo, proprio come succede in ambito consumer, potrebbe spingere gli acquirenti a spendere troppo, sopravvalutando i volumi di vendita in prospettiva.

Occhio anche al tema commissioni e interessi, che, se presenti, potrebbero far lievitare le spese.

Infine, un aspetto meno visibile ma ugualmente rilevante, quello psicologico.

Il vendor viene pagato dalla banca, il buyer non paga nell’immediato, e l’esperienza di acquisto fluida e semplice potrebbe indurre il piccolo retailer a percepire come poco rilevante l’impatto economico dell’operazione rispetto al suo quadro generale. Attenzione, perché come dice il nome: dopo, ma pur sempre si paga.

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Buy Now Pay Later per il retail B2B: come funziona e quando conviene

19.09.2024

Buy Now Pay Later per il retail B2B: come funziona e quando conviene

19.09.2024

Buy Now Pay Later per il retail B2B: come funziona e quando conviene

In ambito consumer, il Buy Now Pay Later consente agli utenti di acquistare beni e servizi pagandoli comodamente in più rate (generalmente tre). Ma questa modalità di pagamento può tornare utile anche in ambito B2B?

La risposta è sì, sia per i seller sia per i buyer, i protagonisti delle transazioni business to business nell’ambito di un e-commerce o di un marketplace.

Leggi anche: Che cos’è il Buy Now Pay Later? La guida per chi vende 

Come funziona il Buy Now Pay Later B2B

Per consentire a un cliente commerciale di pagare scegliendo l’opzione Buy Now Pay Later, l’impresa o il merchant dovrà abilitare questa soluzione e integrarla sulla sua piattaforma di vendita. Solitamente, il provider del servizio offre supporto alle aziende per l’integrazione tecnologica (anche ex post).

Per il buyer

Al momento del check-out, il buyer potrà selezionare la modalità di pagamento che consente la dilazione (in genere 90 giorni, ma è possibile customizzare le opzioni per andare incontro a esigenze più specifiche).

Proprio come succede in ambito consumer, i buyer B2B saranno sottoposti, in background, a un controllo immediato sul merito di credito, per evitare rischi di insolvenza.

Se il cliente è ammissibile al servizio, l’ordine sarà chiuso.

Diversamente, la sua richiesta potrebbe essere rifiutata.
In tal caso, l’utente potrebbe comunque concludere la transazione scegliendo un’altra modalità di pagamento.

Per il merchant

Ad acquisto effettuato, il venditore può decidere di incassare subito l’importo sul suo conto corrente, oppure di ottenere in anticipo solo una parte del totale.

Alcuni servizi prevedono inoltre il pagamento dell’importo a 90 giorni in un’unica soluzione, senza passare dall’incasso delle singole rate.

Chi tutela flussi di cassa e sicurezza nel BNPL?

Per abilitare questa modalità di pagamento, il merchant/l’impresa potrà affidarsi a una banca, a un provider LaaS (lending as a service), a un gruppo attivo nell’assicurazione del credito che offre soluzioni Buy Now Pay Later appoggiandosi a operatori fintech, fornitori di servizi finanziari. A garantire il cash flow sarà, in ogni caso, il fornitore dei pagamenti.

Le piattaforme che offrono servizi BNPL garantiranno inoltre la sicurezza sul fronte della gestione dei dati dei clienti.

Buy Now Pay Later B2B: quando e perché conviene?

Ai buyer può senz’altro tornare utile pagare in differita. Ma ai seller conviene il Buy Now Pay Later per il B2B?

Per prima cosa, è bene valutare la domanda lato utente, anche in relazione alla tipologia di settore merceologico in cui si opera.

Appurato che la propria clientela possa essere interessata al servizio, il BNPL comporta per il merchant una serie di vantaggi:

  • Porta maggiore attrattiva nei confronti della concorrenza diretta che non consente questa modalità di pagamento;
  • In alcuni settori merceologici, abilita un aumento del volume degli ordini o processi di upselling;
  • Ė funzionale in alcune congiunture, quando la stretta alla liquidità si fa sentire. Condizioni più flessibili avvantaggiano chi compra ma spera di evitare ingenti, e immediati, flussi di cassa in uscita;
  • Favorisce la crescita di relazioni più durature e fidelizzate, in particolare con clienti acquisiti di recente;
  • Può rafforzare la fidelizzazione di un’ampia base di clienti più piccoli, come nel caso di un grande fornitore capofiliera.

Infine, conviene sempre osservare quanti ordini vengono abbandonati al momento del checkout da parte dei buyer quando viene riscontrata l’assenza di modalità di pagamento alternative. Ogni dogma in materia di pagamento lato seller può cambiare davanti a un numero importante di mancate conversioni.

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Che cos’è il POS virtuale e come semplifica i pagamenti online

09.09.2024

Che cos’è il POS virtuale e come semplifica i pagamenti online

09.09.2024

Che cos’è il POS virtuale e come semplifica i pagamenti online

Milioni di italiani utilizzano ogni giorno un POS virtuale. Non potrebbe essere diversamente, dopotutto. Gli acquisti e-commerce, infatti, continuano a crescere: nel 2023 hanno raggiunto un valore di 54 miliardi di euro.

Di cosa si tratta, e a chi conviene adottare questo strumento?

Che cos’è il POS virtuale

Il POS virtuale è un sistema basato su un software che permette agli esercenti di elaborare le transazioni senza utilizzare un hardware fisico.

Chi utilizza una soluzione POS virtuale mette a disposizione dei clienti un’interfaccia utente per effettuare la transazione (accessibile via browser) e un gateway di pagamento per verificare i dati e la conformità dell’operazione.

I tipi di pagamento accettati

Il POS virtuale può accettare una vasta gamma di pagamenti. Lo strumento può essere declinato e personalizzato a seconda dei bisogni dell’esercente: non esistono pagine di checkout uguali per tutte le attività, e non è detto che ogni sito e-commerce offra le stesse opzioni di pagamento tramite POS virtuale.

Non possono mancare, tra i metodi accettati, quelli di lungo corso come le carte di credito e di debito. Ma è possibile integrare anche strumenti di pagamento alternativi , o soluzioni di Buy Now Pay Later  per suddividere l’importo in più rate dilazionate nel tempo.

La scelta dei metodi di pagamento da rendere disponibili alla clientela dipende dall’esercente, a seconda del target a cui ci si rivolge e degli obiettivi di business che si intende raggiungere. Per esempio, consentire il pagamento in rate potrebbe abilitare spese più importanti in termini di volume in alcuni specifici segmenti commerciali.

Tra le diverse opzioni disponibili, esistono anche opzioni declinate ad hoc per il mondo B2b .

A chi serve il POS virtuale?

Il POS virtuale è pensato principalmente per e-commerce, negozi online e per chiunque offra servizi o prodotti via internet, in quanto permette il pagamento senza lettori di carta o di altri tipi di registratori di cassa.

Pensiamo quindi anche a tutte le attività svolte da consulenti e liberi professionisti che lavorano da remoto e in cui la transazione di persona è rara: il terminale virtuale diventa un asset importante.

Potenzialmente, il POS virtuale potrebbe essere presente anche in uno store fisico, laddove l’esercente predisponga un sistema di pagamento che faccia a meno del classico hardware POS.

Come funziona il pagamento

Utilizzando un POS virtuale, la transazione parte dalla scelta del cliente dell’opzione di pagamento che preferisce tra quelle a disposizione in fase di check-out.

Anche nel pagamento via POS virtuale avvengono tutti i processi di verifica necessari, come il controllo della validità del metodo con cui si paga (es: la carta), il saldo disponibile, le misure contro la frode.

Ricevuta l’autorizzazione da parte dell’istituto finanziario che deve validare il pagamento, il POS conferma e avvia la transazione, e il cliente ottiene la conferma di operazione effettuata con successo.

Il POS virtuale conviene?

Il POS virtuale è uno strumento immancabile per chi utilizzi un e-commerce o uno store online, sia locale che internazionale grazie a tool di supporto multivaluta.

Può essere anche un’opzione interessante per chi in negozio non voglia sostenere le spese di un hardware: servirsi di un POS virtuale significa tagliare i costi relativi all’acquisto e alla manutenzione di un terminale.

Adottare una soluzione di questo tipo, tuttavia, comporta diverse scelte: sugli strumenti di pagamento da mettere a disposizione; sulle funzionalità necessarie al proprio business; sull’integrazione del POS con altri sistemi (es: il CRM); sull’eventuale aggiunta di tool di analisi per monitorare la domanda e le tendenze.

Il successo nell’adozione di un POS virtuale dipende quindi dalla scelta a monte del player tecnologico che implementerà la soluzione: un partner esperto è fondamentale a supportare il merchant nel gestire correttamente tutte le diverse esigenze lungo il business journey.

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Consegna a domicilio: semplifica il pagamento con il pay by link

29.08.2024

Consegna a domicilio: semplifica il pagamento con il pay by link

29.08.2024

Consegna a domicilio: semplifica il pagamento con il pay by link

La modalità di pagamento pay by link ha semplificato moltissimo la vita di esercenti e clienti, non solo per gli acquisti via web, ma anche per la consegna a domicilio dei ristoratori. Questa soluzione, infatti, consente il delivery senza POS mobile o scambi di contanti: la transazione viene completata a distanza e in anticipo, e al consumatore non resta che attendere la consegna già pagata.

Le opportunità non mancano, sono i numeri a parlare: nel primo trimestre di quest’anno sono stati spediti, a seguito di operazioni di e-commerce, oltre 186 milioni di pacchi, dato in crescita del 13,5% (fonte: Delivery Index). Ha optato per la consegna a domicilio l’81,5% di chi ha effettuato acquisti online. Un ampio bacino di utenti per cui il pay by link può costituire un servizio a valore aggiunto.

Come funziona il pay by link

Per il retailer è piuttosto semplice creare il link di pagamento destinato al cliente.
Basterà, a seconda del provider tecnologico scelto, accedere al servizio disponibile via app o via SmartPos. Il link di pagamento viene creato indicando il destinatario, l’importo, la causale, la scadenza. Successivamente, può essere condiviso via Sms, chat (per esempio whatsapp) o e-mail.

Il cliente, ricevuto il link, lo clicca e inserisce i suoi dati nella pagina web o nel form predisposto al fine di effettuare la transazione (con la carta o con altri metodi di pagamento digitali). Merchant e utente possono controllare in tempo reale il buon esito della transazione, che avviene sempre in modalità sicura e protetta.

La transazione avviene così prima della consegna, rendendo più rapidi e fluidi tutti i processi post-acquisto.

Pay by link: la soluzione perfetta per chi consegna (e non solo) 

Il pay by link è uno strumento versatile che può tornare utile in diverse casistiche. Vediamo le applicazioni principali.

Pay by link per le consegne di prodotti

In primo luogo, la modalità pay by link è vantaggiosa per chi effettua spedizioni e consegne di prodotti. Nel novero degli esercenti rientrano, senza dubbio, anche ristoratori e titolari di negozi di alimentari.

Pay by link per vendere sui social

Si rivela inoltre una soluzione pratica per chi vuole vendere a distanza ma non vuole gestire un sito web. Un piccolo negozio, ad esempio, potrebbe raggiungere l’utenza utilizzando i soli social come vetrina virtuale, mostrando i prodotti presenti nello store fisico. I clienti potrebbero contattare l’esercente via chat e ordinare i beni: cosa fare a quel punto? Inviando un semplice link è possibile accettare il pagamento e semplificare il processo di vendita.

Pay by link per servizi e prestazioni professionali

Il Pay by link è funzionale anche nei casi in cui non venga consegnato un prodotto fisico. Molte attività di consulenza o erogazione di servizi si svolgono online: i professionisti possono inviare il link per ricevere il pagamento, in precedenza o a prestazione già effettuata.

Pay by link per la vendita con chatbot

Il pay by link torna utile anche per attività che si servono di chatbot per assistenza alla vendita. Il software può guidare il cliente nella procedura di acquisto e inviare il link per concludere il processo.

Pay by link per supportare fidelizzazione e upselling

Utilizzeranno la modalità pay by link anche quei retailer che vendono servizi molto personalizzati. Inviare un link di pagamento tramite e-mail, chat o sms, rafforza il bond tra cliente e retailer e aiuta anche sul fronte dell’upselling, per vendere articoli o servizi aggiuntivi, rimanendo nello stesso flusso di comunicazione e pagamento.

Inoltre, con questo metodo, la riattivazione del cliente è più facile, nel caso in cui un bene non sia disponibile subito ma solo successivamente. Inviando il link, sarà più facile ricordare all’utente che può ancora comprare il prodotto che desidera.

Una soluzione, molteplici vantaggi

I vantaggi connessi alla modalità di pagamento via link sono numerosi.

Per cominciare, la comodità della transazione, sia per l’esercente sia per il cliente. Processi semplici e intuitivi di pagamento aiutano inoltre gli utenti a non abbandonare i carrelli e a completare la customer journey, incentivando le vendite (o ordinazioni) online.

Mettere a disposizione questa modalità in fase di consegna, inoltre, migliora la tracciabilità e la trasparenza dei pagamenti e semplifica la gestione dei flussi di cassa. Eliminando la necessità di scambi di contanti a mano o scontrini emessi prima di aver realmente ricevuto il pagamento, aiuta ad evitare eventuali complicazioni legate a questo processo, quali per esempio errori nel conteggio o smarrimento degli incassi.

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E-commerce retail: come accettare tutti i metodi di pagamento online

22.08.2024

E-commerce retail: come accettare tutti i metodi di pagamento online

22.08.2024

E-commerce retail: come accettare tutti i metodi di pagamento online

Accettare i diversi metodi di pagamento online è fondamentale per il retailer che punta a vendere prodotti o servizi via web. Il cliente abbandonerà più facilmente il carrello se la sua modalità di pagamento preferita non sarà a disposizione.

Per accettare i pagamenti, il retailer ha bisogno di un POS. Se gli acquisti avvengono sullo store online, il POS sarà virtuale.

Quali sono gli step che un piccolo retailer deve compiere per implementarlo e far prosperare la sua attività e-commerce?

Metodi di pagamento online: conoscere e anticipare i bisogni degli utenti 

Prima di cominciare, è importante effettuare una ricognizione dei diversi metodi di pagamento online.

Le modalità con cui si paga evolvono nel tempo e quelle più classiche coesistono con quelle più innovative. Tra le tradizionali rientrano le carte di credito e di debito, le carte prepagate, il bonifico bancario, l’addebito diretto. Tra quelle più innovative, i wallet digitali e i pagamenti Buy Now Pay Later.

Meglio farsi qualche domanda, pensando anche e soprattutto al target di riferimento.

Quanto vale in termini di penetrazione, anche rispetto al mercato nazionale, ogni singola modalità di pagamento?

Il BNPL ha senso per aumentare i volumi di acquisto?

L’attività di e-commerce retail parlerà a un pubblico solo nazionale?

Gli utenti potrebbero voler pagare con valute diverse?

Come implementare i metodi di pagamento online in 3 step

Ottenute le risposte, è tempo di procedere all’implementazione.

1. Scegliere il fornitore di servizi 

Il primo passo da compiere è scegliere il fornitore del servizio, per abilitare il gateway di pagamento.

Gli aspetti da esaminare in questa fase sono diversi. In primis, la facilità di integrazione.

Generalmente, l’elaboratore di pagamento fornisce API o plugin predefiniti. Alcuni moduli di pagamento sono predeterminati per i principali Content Management System di e-commerce. Se l’esercente vuole affidare a uno sviluppatore l’integrazione dei sistemi, il fornitore metterà a disposizione specifiche tecniche che rendono possibile la programmazione.

Importante ricordare che gli operatori sono sempre tenuti a rispettare standard di sicurezza imposti dai circuiti internazionali e dallo standard PCI-DSS. Solo così saranno tutelati i dati sensibili trasmessi nell’ambito della transazione, al fine di evitare violazioni di dati e attività illecite.

Attenzione, ai fini della scelta del provider, anche ai costi di configurazione, alla possibilità di accedere a periodi di prova e demo gratuiti, all’assistenza e alla formazione, senza dimenticare di controllare le recensioni ottenute da altri clienti.

2. Integrare il gateway di pagamento

Scelto il fornitore, sarà di tempo di procedere all’integrazione del gateway di pagamento sul sito, nella pagina di check-out, per accettare metodi di pagamento come carte, wallet, account to account.

La scelta sulla tipologia di integrazione influenzerà il modo in cui i clienti effettueranno la transazione.

Il retailer può decidere, ad esempio, di reindirizzare il cliente verso la pagina esterna del provider, in cui l’utente inserirà i dati e in cui eseguirà le procedure di autenticazione. Oppure, può decidere di far restare il consumatore sul sito principale che ospiterà un form di pagamento interno.

E il retailer che non ha un sito? Può accettare i pagamenti digitali abilitando una soluzione Pay by Link, tramite mail, sms o app di messaggistica.

Valutati questi aspetti, si può lasciare spazio all’integrazione di altre funzionalità. Tra le principali, i pagamenti multivaluta, il click and collect (con ritiro in negozio, ndr), la pre-autorizzazione.

E per abilitare una soluzione come il Buy Now Pay Later? Anche in questo caso, i servizi dei principali player BnPl sono spesso pre-integrati sulle piattaforme e-commerce più conosciute. Oppure, seguendo la documentazione, saranno gli sviluppatori a integrare una soluzione che consentirà ai clienti di dividere in rate il pagamento.

3. Testare le soluzioni e abbracciare il nuovo corso

Tutto pronto? Non proprio: è tempo di eseguire i test, al fine di evitare problemi con sistemi o plugin già presenti.

E se tutto va bene, non resta che procedere.

Ma il viaggio nell’e-commerce è appena cominciato, e sarà sempre importante restare aggiornati, formare al meglio il personale e valutare la bontà complessiva della scelta fatta (anche in termini di POS virtuale).

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POS unico: AMoney Suite, la soluzione per tutte le necessità del tuo POS

30.07.2024

POS unico: AMoney Suite, la soluzione per tutte le necessità del tuo POS

30.07.2024

POS unico: AMoney Suite, la soluzione per tutte le necessità del tuo POS

Per retailer e ristoratori sono anni interessanti sul piano delle scelte tecnologiche che possono trainare il business, grazie alla diffusione di innovative soluzioni di POS unico.

Nel mezzo dei cambiamenti di tecnologie, normative e abitudini d’acquisto che stanno stravolgendo il mondo dei pagamenti, gli esercenti hanno bisogno di operare attraverso processi semplici, versatili e integrati, di digitalizzare il più possibile le prassi, di semplificare la vita ai clienti e a chi lavora in negozio e in ristorante. Ma soprattutto, di non ripartire da capo a ogni nuova esigenza: la risposta a questa necessità è una soluzione modulare che permetta di scegliere e aggiungere con facilità tutte le soluzioni di pagamento (e non solo) necessarie con l’evolversi di un’attività.

Il POS unico è molto più che un lettore di carta 

L’evoluzione dei sistemi di pagamento, e il relativo cambiamento di abitudini da parte dei clienti, ha costituito un perno di trasformazione che ha investito in particolar modo i terminali di accettazione. Ma sarebbe riduttivo limitarsi a questo tema, anche perché il rischio è di fare un po’ confusione tra alcuni cardini delle attività commerciali che, in virtù dell’innovazione, stanno cambiando volto.

Spesso, e soprattutto tra i non addetti ai lavori, strumenti come POS e lettori di carta diventano nell’immaginario sostanzialmente interscambiabili, mentre nella pratica il lettore di carte è un componente di un sistema POS, ma non ha lo stesso ruolo di un’intera soluzione point of sale.

Prendiamo il caso di un’azienda che fa solo e-commerce e non ha bisogno di gestire pagamenti in presenza: non avrà bisogno di un lettore carte, ma avrà comunque bisogno di strutturare un hub di pagamento e di servirsi di tool per tracciare le vendite e aggiornare l’inventario.

Occhio anche alla sintesi fra strumenti complementari: come ricordava l’Osservatorio Innovative Payments, “si sta assistendo a un fenomeno di convergenza tra questi due mondi, registratori di cassa e POS, con i primi che stanno gradualmente aumentando la loro integrazione con i sistemi di pagamento e i secondi che vendono integrati di servizi di cassa. Il punto di incontro è rappresentato oggi dalla Smart POS che, in alcune sue accezioni, può sostituire complementare il registratore di cassa.

POS unico: una sola suite, tante soluzioni modulari

Il segreto di una soluzione di POS unico efficace è la modularità, vale a dire la possibilità di aggiungere soluzioni in base ai propri bisogni senza particolari complessità, soprattutto sul fronte setup.

Un buon esempio sono le soluzioni di Argentea per il retail, che strutturano la suite AMoney. I diversi moduli sono concepiti per dare risposte concrete e per contribuire all’erogazione di servizi a valore aggiunto.

AMoneyPay per i pagamenti digitali

Decisamente trasversale è la soluzione AMoneyPay, che coglie un’esigenza comune per i titolari di ristoranti, negozi e supermercati: poter opzionare con facilità il profilo bancario a cui instradare i pagamenti a seconda degli importi, della fascia oraria o di qualsiasi esigenza. Inoltre, la soluzione abilita la ricezione di tutti i pagamenti elettronici, anche quelli più alternativi e compresi i buoni pasto di nuova generazione.

AMoneyPortal per la gestione dei flussi d’incasso 

Il collegamento con il portale dedicato AMoneyPortal consente all’esercente di avere sempre uno sguardo olistico sugli incassi dei diversi punti vendita e in generale sulle forme di pagamento più utilizzate dai clienti.

AMoneySplit per i conti separati in ristorante

Più verticali, ma altrettanto validi come esempio di tool modulari, sono le soluzioni più specifiche per il mondo della ristorazione, come AMoneySplit, che offre al cliente tre diverse opzioni di pagamento per consentire di scegliere tra conto unico, diviso equamente tra i commensali o separato in base ai singoli importi. Modalità diverse di pagamento sono accettate allo stesso tavolo e lo strumento consente di chiudere più tavoli con la medesima transazione.

AMoneyBPE e AMoneyBP per i buoni pasto

Imprescindibili sono anche i moduli per accettare i buoni pasto, come AMoneyBPE e, particolarmente utile in questo periodo di transizione, AMoneyBP, che consente di dematerializzare in cassa il buono cartaceo.

AMoneyGift e AMoneySmart per fidelizzare i clienti

Laddove ci sia uno zoccolo duro di clienti che merita attenzioni speciali o un target emergente da fidelizzare il più possibile, meglio non trascurare le soluzioni che possono aiutare a consolidare il bond tra merchant e consumer. Il riferimento va a AMoneyGift, che consente di attivare direttamente in cassa gift card dagli importi variabili (per clienti B2B o B2C), e AMoneySmart, dedicato alle carte fedeltà.

AMoneyVas per ricariche, bollettini e buoni sconto 

Parlando di servizi ai consumatori, un modulo che può elevare l’offerta del punto vendita è AMoneyVas, che offre ai clienti numerosi servizi terzi, come la possibilità di ricaricare il telefono, di pianificare i saldi di bollette e Pago-Pa, di pagare bollettini postali pre-marcati.

AMoneyWeb per i pagamenti online 

Infine, attenzione anche alle esigenze di chi gestisce un negozio online e vuole uno strumento semplice per gestire i pagamenti: AMoneyWeb consente di gestire tutti i pagamenti dai server sicuri di Argenteae invia e-mail automatizzate per indicare eventuali anomalie o segnalare il buon esito di altri eventi.

Uno sguardo ampio alle esigenze dei clienti – ma anche alle potenzialità del proprio business- è il punto di partenza per elevare gli strumenti di ieri ai bisogni di oggi.

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Tutte le app per il POS che servono nel tuo ristorante

18.07.2024

Tutte le app per il POS che servono nel tuo ristorante

18.07.2024

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Pagamenti alternativi, conti separati, mance, fidelizzazione: ecco come un POS evoluto eleva l’esperienza di clienti e ristoratori

Le app per il POS servono davvero in un ristorante?

Nel mondo del retail, un ampio numero di professionisti ha compiuto un vero e proprio salto rispetto al passato in termini di passaggio a nuovi metodi di pagamento e, in generale, alla digitalizzazione di numerose attività.

Realtà diverse, come quelle della ristorazione, possono avere esigenze differenti quando si parla di terminali POS, ma la certezza è che si tratta ormai da tempo di un dispositivo che non si limita a elaborare transazioni: funziona sempre più come ecosistema multitasking, ricco di servizi da offrire alla clientela.

Vediamo quali sono le soluzioni e applicazioni che non possono mancare in un POS degno di un ristorante di oggi, in particolare quelle che hanno impatto diretto sulla costumer experience.

Clienti e ristoranti: le esigenze cambiano, il POS cambia 

Basta partire dalle esigenze degli utenti ma, in alcuni casi, anche di quelle del personale.

App POS per i pagamenti alternativi 

Il POS serve in primis a pagare. Sebbene possa sembrare scontato sottolinearlo, deve consentire ai clienti di poterlo fare con la modalità che preferiscono, soprattutto quelle che rientrano nel perimetro dei sempre più diffusi alternative payments . Contactless è la parola d’ordine, in particolare, e basta talora porgere un QR code  per consentire al cliente di effettuare in velocità la transazione (inquadrando lo schermo con la sua app, ad esempio).

App POS per i conti separati

Non può mancare, poi, un’applicazione dedicata allo split del conto, in un’epoca dove a commensali diversi possono corrispondere, oltre che portate varie, anche metodi di pagamento differenziati. Il ricorso al pagamento alla romana non ha più senso, meglio ancora se i clienti possono far da sé con un POS mobile, direttamente al tavolo.

App POS per i buoni pasto

Un’attenzione speciale va riservata anche ai lavoratori che, godendo del ticket offerto dall’azienda come sostitutivo del servizio mensa, vorranno pagare i pasti proprio con quello. Un tema che interessa in particolare i ristoranti che gravitano in zone ricche di uffici e aziende.

Il POS deve embeddare moduli che garantiscono la lettura della card elettronica di cui dispone il lavoratore, essendo diventato il ticket negli anni sempre più digitale. Oppure, nel caso in cui il consumatore utilizzi il buono cartaceo, l’applicazione giusta ne consente la dematerializzazione in cassa, facilitando anche il lavoro dell’esercente che in passato era tenuto a conservare i tagliandi.

App POS per carte fedeltà e gift card 

I clienti abituali possono offrire buoni spunti di osservazione anche al fine di varare programmi fedeltà, declinabili in base al numero delle visite, agli importi pagati e anche alle tipologie di pasti consumati.

Programmi di fidelizzazione e carte regalo  possono essere abilitati via POS  per creare un circolo virtuoso che, veicolando omaggi, sconti e info al target di riferimento, può tradursi di fatto in un aumento degli acquisti.

App per il pay by link

E per i ristoranti che effettuano delivery , è possibile scommettere su soluzioni per incassare anche da remoto, quindi tramite pay by link, al fine di ottenere il pagamento in anticipo (o, in alcuni casi, un acconto, anche per scongiurare brutte sorprese).

Dal cliente al personale: i benefici di un POS evoluto

Le giuste app per il POS migliorano l’operatività, lato esercente, ma aiutano anche costruire una relazione positiva con i clienti.

Il ristorante è per definizione un punto di convergenza del lavoro di molte persone, a partire dal personale di cucina a quello di sala. Il cambiamento delle modalità di pagamento ha investito, indirettamente, alcune consuetudini tipiche, ad esempio quella di dare una mancia in contanti al professionista che si è occupato al meglio dell’experience dei clienti al tavolo. 

Un POS può consentire, con una funzione mance dedicata, di opzionare un importo o una percentuale che verrà aggiunto al totale al momento del pagamento. Un piccolo gesto che può fare la differenza per i lavoratori.

Oggi come ieri, tanti passaggi rendono positiva e gratificante l’esperienza che il cliente effettua in un ristorante. Non è sbagliato partire dal POS per rendere perfetto tutto il quadro.

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Metodi di pagamento 2024: il tuo business è al passo con i tempi?

12.07.2024

Metodi di pagamento 2024: il tuo business è al passo con i tempi?

12.07.2024

Metodi di pagamento 2024: il tuo business è al passo con i tempi?

Da QR Code a NFC, ecco le tecnologie che stanno cambiando i metodi di pagamento e come venire incontro ai tuoi clienti

Fino a qualche anno fa, pagare senza utilizzare i contanti era un’opzione facoltativa. Tra spinta normativa, accelerazione tecnologica ed evoluzione delle abitudini di acquisto, oggi offrire al cliente metodi di pagamento cashless è diventato lo standard.

Seppure in parte forzato, questo cambiamento ha aperto la strada anche a nuove opportunità per gli esercenti: accettando metodi di pagamento più avanzati, anche il business evolve, si struttura con più forza (ad esempio, nella forma phygital) e si apre a target più giovani, più competenti dal punto di vista della finance literacy e anche più sensibili alla payment experience come metro di valutazione del servizio complessivo.

La giusta domanda da porsi è: il mio business è al passo con i tempi quando si tratta di pagamenti e transazioni?

Metodi di pagamento: la differenza tra cashless e contactless

Per rispondere correttamente, è necessario passare in rassegna i metodi che i clienti utilizzano oggigiorno, e che l’esercente deve conoscere e integrare nel terminale di pagamento al fine di offrire un’esperienza fluida e qualitativa in uscita.

Una prima distinzione sommaria è tra metodi di pagamento cashless e contactless.

Nel primo caso, scompare il contante ma la modalità di pagamento può essere anche tradizionale: pensiamo al bonifico, di fatto un pagamento cashless (ovvero senza contanti) radicato da decenni. Diverso il caso del contactless: lo scambio di informazioni fra dispositivi utilizzando una comunicazione bidirezionale a corto raggio, come per esempio quella della tecnologia NFC, è stata valorizzata dall’avvento, relativamente recente, dei device connessi.

Inoltre, ogni pagamento contactless è necessariamente cashless, ma non tutti i pagamenti senza contanti sono contactless.

Lo scenario attuale: tecnologie e soluzioni di pagamento 

Una panoramica esaustiva può partire proprio dai numeri perché, mai come in questo caso, “follow the money”.

Nel 2023, come indicano i dati dell’Osservatorio Innovative Payments, quasi 8 su 10 transazioni digitali in negozio sono state effettuate con la modalità modalità “Tap & Go” con carte fisiche contactless o con dispositivi dotati di tecnologia NFC.

Inoltre, gli italiani hanno usato lo smartphone o i dispositivi wearable per effettuare 1 pagamento ogni 7 in store, sfruttando sia le soluzioni basate su tecnologia contactless NFC sia quelle legate a geolocalizzazione o QR Code.

Oggi i metodi di pagamento sul mercato e le tecnologie che le abilitano sono tanti e diversi, e talvolta può essere difficile orientarsi. Vediamo cosa significano i diversi termini utilizzati nel settore:

  • Tap & Go: metodo di pagamento che permette di effettuare transazioni semplicemente avvicinando la carta o il dispositivo di pagamento al terminale POS, senza necessità di inserire il PIN per piccoli importi.
  • Carta contactless: carta di pagamento dotata di un microchip che consente transazioni senza l’inserimento nel terminale POS, sfruttando la tecnologia NFC.
  • Tecnologia NFC (Near Field Communication): tecnologia di comunicazione wireless a corto raggio che permette lo scambio di dati tra dispositivi, utilizzata per pagamenti contactless.
  • QR code: il celebre codice “quadrato” che memorizza informazioni leggibili da smartphone e dispositivi mobili può essere usato per i pagamenti digitali tramite scansione con l’app di pagamento, per esempio Satispay o Paypal.
  • Pay by link: metodo di pagamento dove il retailer invia un link al cliente, che cliccandolo può completare la transazione online in modo sicuro.
  • Dispositivo wearable: dispositivo indossabile, come smartwatch, smart ring o fitness tracker, che integra funzionalità di pagamento contactless grazie alla tecnologia NFC.

Grazie alle nuove tecnologie, uno smartphone o un orologio connesso possono quindi sostituire a pieno titolo il portafoglio: il pagamento viene effettuato grazie all’e-wallet, ovvero l’app in cui il cliente ha registrato i suoi strumenti di pagamento, o, in alcuni casi, anche grazie al credito telefonico.

La modalità Buy Now Pay Later

Nell’ambito dei pagamenti cashless e contactless rientrano anche quelli in modalità Buy Now Pay Later: questo schema di pagamento, più comune negli acquisti online che con quelli in store, è apprezzato dai consumatori perché permette di suddividere il costo degli acquisti in più rate.

Il prossimo futuro dei metodi di pagamento 

Retailer, ristoratori e titolari di attività commerciali devono quindi restare al passo con l’evoluzione dei metodi di pagamento.

L’adozione di soluzioni innovative per il POS aiuta la causa: il terminale è sempre più un hub basato sull’integrazione con altri applicativi e un tool da usare anche e soprattutto in mobilità. Inoltre, la frontiera si sposta ancora con il software POS, per andare oltre le transazioni e assolvere ad altre funzioni quali per esempio la gestione dei flussi d’incasso da diversi store, l’utilizzo di buoni pasto o la personalizzazione delle offerte tramite fidelity card.

Infine, la capacità di rendere i POS sempre più capaci di accettare le diverse tipologie di pagamento è fondamentale in un mondo dove, come sottolineava l’Osservatorio, i wearable payments potrebbero continuare a crescere ed evolversi, e restano ancora da esplorare le potenzialità di tecnologie di frontiera come l’AI generativa o la blockchain.

Ecco, quindi l’importanza di guardare sempre al cambiamento delle modalità di pagamento e scegliere il giusto provider tecnologico con cui abilitarlo.

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Argentea in Gruppo Zucchetti: nuove strategie evolutive per il “digital payment”

15.05.2024

Argentea in Gruppo Zucchetti: nuove strategie evolutive per il “digital payment”

15.05.2024

Argentea in Gruppo Zucchetti: nuove strategie evolutive per il “digital payment”

Da marzo 2024 Argentea è parte del Gruppo Zucchetti. Una collaborazione che segna un momento significativo per la nostra società che entra a far parte del Gruppo che oggi è la prima azienda italiana per fatturato nell’ambito “software”.

“Entrare a far parte di Zucchetti rappresenta per noi un’evoluzione quasi naturale,” ha dichiarato Marco Torresani, CEO di Argentea .

“Abbiamo ora l’opportunità di allineare ancora di più le nostre ambizioni con le nostre capacità, espandendo la diffusione delle nostre soluzioni innovative.”

Questa operazione permetterà ad Argentea di consolidare la propria posizione come azienda di riferimento nel mondo dei pagamenti digitali.

Un mercato che gode di crescite a doppia cifra (+13% nel primo semestre del 2023), secondo l’Osservatorio Innovative Payment del Politecnico di Milano e su cui il Gruppo Zucchetti punta a potenziare l’offerta anche grazie all’expertise di Argentea.

“Argentea rappresenta sicuramente un’eccellenza riconosciuta dal mercato perché è in grado di controllare tutto il processo dei pagamenti digitali – afferma Angelo Guaragni, amministratore delegato di Zucchetti Hospitality – dal flusso delle transazioni elettroniche fino all’integrazione con i software di cassa.

Questa ulteriore operazione conferma il nostro interesse in ambito hospitality, quindi Argentea, lavorando in sinergia con le altre aziende del gruppo, permette a Zucchetti di aggiungere un’ulteriore componente di offerta volta ad accelerare la transizione digitale del settore e di essere ancor di più il player di riferimento in ambito di soluzioni tecnologiche per il mercato in cui operiamo”.

Una partnership quindi che consolida la posizione di Argentea e apre nuove strade per la collaborazione e l’innovazione dei pagamenti digitali sul mercato italiano e oltre.

Per leggere il comunicato diffuso da Gruppo Zucchetti segui questo link.

Acquisizione di Argentea da parte di Gruppo Zucchetti
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