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L’emergenza globale spinge i pagamenti cashless

22.12.2020

L'emergenza globale spinge i pagamenti cashless

22.12.2020

L'emergenza globale spinge i pagamenti cashless

Una rivoluzione inarrestabile, accelerata dalla crisi indotta dalla pandemia di coronavirus. In tutto il mondo girano sempre meno contanti e per questo l’universo degli e-payments è chiamato a nuove sfide di innovazione, customer-experience, fidelizzazione. Anche se in Italia, com’è noto, la strada è ancora lunga per la cosiddetta “cashless society”, qualcosa si muove. Di certo uno dei traguardi è quello di avvicinare i Paesi leader in termini di volume delle transazioni non-cash.

Una rivoluzione inarrestabile, accelerata dalla crisi indotta dalla pandemia di coronavirus. In tutto il mondo girano sempre meno contanti e per questo l’universo degli e-payments è chiamato a nuove sfide di innovazione, customer-experience, fidelizzazione. Anche se in Italia, com’è noto, la strada è ancora lunga per la cosiddetta “cashless society”, qualcosa si muove. Di certo uno dei traguardi è quello di avvicinare i Paesi leader in termini di volume delle transazioni non-cash. “Uno scenario caratterizzato da aumento dei volumi, cambiamento nei comportamenti dei consumatori e maggiori rischi sta producendo un nuovo panorama per i pagamenti” è la riflessione risultante dal World Payments Report 2020, pubblicato negli scorsi giorni da Capgemini.

Ampia offerta di servizi, maggiore affidabilità degli strumenti e una fiducia più elevata da parte dei clienti stanno spingendo i player tradizionali a evolversi e al contempo la realtà emergenti a ideare formule più veloci e convenienti. Lo rivelano i dati del report: “Emerge che il 30% dei consumatori si avvale già di servizi di pagamento offerti dalle BigTech e il 50% sta già utilizzando per alcuni pagamenti una banca challenger. Inoltre, ad aprile, più del 38% dei consumatori ha dichiarato di aver scoperto un nuovo provider di pagamenti durante il lockdown. Secondo il 68% degli intervistati, l’internet banking e i versamenti diretti sui conti correnti sono stati e sono tuttora il metodo di pagamento prediletto durante la crisi sanitaria globale”. Ecco allora che anche lo strumento più sfruttato è quello delle carte contactless (tap-to-pay), “indicate come il secondo metodo di pagamento più utilizzato, preferite dal 64% degli intervistati, mentre i digital wallet (compresi i pagamenti basati su QR code) sono stati la prima scelta per il 48% del cluster”.

La svolta cashless era comunque già segnata nel 2019, prima dello scoppio dell’emergenza Covid. Non per nulla la Bce, in un recente dossier, ha sottolineato che nell’eurozona l’utilizzo delle carte elettroniche è aumentato di 5 punti percentuali in tre anni, dal 19% al 24%. L’anno scorso quasi quattro operazioni con carta su 10 sono state effettuate con tecnologia contactless e per gli acquisti online sono state utilizzate soprattutto carte. Nel 25% dei casi si è fatto ricorso a soluzioni di pagamento elettronico.

Il World Payments Report 2020 ha rilevato che le transazioni globali non-cash sono aumentate di quasi il 14% nel periodo 2018-2019, raggiungendo quota 708,5 miliardi, il tasso di crescita più alto registrato nell’ultimo decennio. Non solo: si stima che il tasso composto di crescita annuale (CAGR) per le transazioni non-cash si attesti al 12% a livello globale nel periodo 2019-2023. L’Asia-Pacifico ha superato l’Europa e il Nord America divenendo il leader in termini di volume delle transazioni non-cash nel 2019, registrandone 243,6 miliardi.

 

#WordlPaymentsReport2020
#epayments
#pagamentidigitali
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La “Lotteria degli scontrini” rischia di partire zoppicando

22.12.2020

La "Lotteria degli scontrini" rischia di partire zoppicando

22.12.2020

La "Lotteria degli scontrini" rischia di partire zoppicando​

Superati (non senza fatica) i primi giorni del cashback di Natale, è scattato il conto alla rovescia per la “lotteria degli scontrini”, organizzato sempre nell’ambito del piano “Italia cashless” per incentivare i pagamenti elettronici, aumentare i fatturati degli esercenti, e tentare di contrastare l’evasione fiscale. Dallo scorso 1 dicembre sono state aperte le registrazioni al portale ufficiale della “lotteria” con cui ogni maggiorenne residente in Italia potrà partecipare alle estrazioni (settimanali, mensili e con super-premio finale di 5 milioni di euro).

Superati (non senza fatica) i primi giorni del cashback di Natale, è scattato il conto alla rovescia per la “lotteria degli scontrini”, organizzato sempre nell’ambito del piano “Italia cashless” per incentivare i pagamenti elettronici, aumentare i fatturati degli esercenti, e tentare di contrastare l’evasione fiscale. Dallo scorso 1 dicembre sono state aperte le registrazioni al portale ufficiale della “lotteria” con cui ogni maggiorenne residente in Italia potrà partecipare alle estrazioni (settimanali, mensili e con super-premio finale di 5 milioni di euro). L’accoglienza di esercenti e commercianti è stata però tiepida, sebbene il progetto partirà a brevissimo (l’1 gennaio 2021). Per una ragione molto semplice: non tutti i registratori di cassa sono aggiornati. E così sono scattate le richieste di un rinvio del progetto. In un recente incontro con i delegati dell’Agenzia delle entrate, Confesercenti e Confcommercio hanno ribadito la richiesta di un posticipare la lotteria di sei mesi, sostenendo che “circa la metà della rete non è adeguato a questa scadenza immediata” e che i costi per l’adeguamento dei registratori a carico dei commercianti “si aggirano mediamente intorno ai 300 euro”.

Per partecipare alla lotteria, i registratori di cassa connessi con l’Agenzia delle Entrate hanno bisogno di un aggiornamento del software, oltre a uno scanner per la lettura del codice assegnato a ciascun cliente. Confesercenti ha spiegato in una nota che “occorre rivedere le tempistiche” e “anche le regole della lotteria vanno ricalibrate: attualmente, il meccanismo di vincita è squilibrato, perché garantisce più possibilità di vittoria a chi emette più scontrini”. Anche Confcommercio ha chiesto una proroga sull’avvio della lotteria degli scontrini perché solo il 60% dei registratori telematici è stato aggiornato ed è impossibile un adeguamento di tutti gli apparecchi entro la fine dell’anno. Un ritardo, come ha sottolineato Enrico Postacchini, responsabile “Commercio e città” di Confcommercio, “che certamente non è imputabile ai commercianti, visto che il mercato, anche a causa della pandemia, non è stato in grado di fornire l’aggiornamento degli apparecchi per una così amplia platea di soggetti”.

 

#lotteriadegliscontrini
#cashless
#pagamentidigitali
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Ci stiamo preparando per una nuova immagine spaziale…new logo coming soon!

22.12.2020

Ci stiamo preparando per una nuova immagine spaziale…new logo coming soon!

22.12.2020

Ci stiamo preparando per una nuova immagine spaziale…new logo coming soon!

Nel settore dei pagamenti digitali è importante saper fare bene il proprio lavoro e su questo non abbiamo intenzione di cambiare, ma le tecnologie evolvono, le attese dei clienti si modificano, i processi accelerano.

Noi di Argentea, progetto dopo progetto, testiamo, sperimentiamo, impariamo e ricominciamo da capo con l’obiettivo di innovare e di accompagnarti nella crescita del tuo business.

Continueremo a starti accanto con la competenza e la trasparenza del partner di fiducia che conosci.
Un nuovo logo, un nuovo sito, l’affidabilità di sempre.

 

#Argentea
#rebranding
#pagamentidigitali
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L’iniziativa Cashback si divide in tre opportunità

30.11.2020

L'iniziativa Cashback si divide in tre opportunità

30.11.2020

L'iniziativa Cashback si divide in tre opportunità

Un regalo di Natale per esercenti e clienti. Si può anche considerare così il progetto cashback voluto dal governo: da una parte l’intenzione è quella di incentivare i consumi, dall’altra si vuole “educare” all’utilizzo sistematico della moneta elettronica. Sono addirittura 3 le modalità ideate dagli esperti della Pubblica amministrazione e dell’Agenzia delle Entrate per aumentare il giro d’affari di negozianti e ristoratori: oltre al cashback “ordinario”, si attendono il super cashback e l’extra cashback.

Il primo ammonta a 300 euro all’anno nel 2021 ed è pari al 10% delle spese sostenute (fino ad almeno 3mila euro), il secondo è una sorta di rimborso speciale per i 100mila consumatori più attivi d’Italia (ovvero quelli che effettueranno il maggior numero di pagamenti cashless) e vale 3mila euro, mentre il terzo prevede un bonus fino a 150 euro per coloro che pagano con carta o bancomat per almeno 1500 euro. In quest’ultimo caso la misura dovrebbe partire in vista delle spese per i regali di Natale, quindi già quest’anno. A conti fatti, il cashback per ogni consumatore potrebbe arrivare a valere fino a 3450 euro nel loro primo anno di vita. Il primo rimborso arriverà dunque tra la fine del 2020 e febbraio 2021, poi a luglio per le spese del primo semestre e nel gennaio 2022 per quelle del secondo semestre.

Le regole per partecipare all’iniziativa sono semplici e immediate. Sarà necessario solo scaricare la App Io della Pubblica amministrazione (tramite credenziali Spid) e indicare il proprio numero di carta e l’Iban per l’accredito automatico dei ristori. Al momento sono esclusi gli acquisti online: quindi per aderire all’iniziativa lo shopping dovrà essere effettuato con carte e App nei negozi fisici. Per alcuni esercenti sarà anche più facile: in merito a quanto previsto dal cashback, i terminali forniti da Argentea rispettano lo standard nazionale CB2, pertanto non necessitano di essere aggiornati per consentire la gestione del rimborso.

 

#cashback
#AppIO
#pagamentidigitali
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Con AMoneyGift fare shopping è ancora più semplice e divertente

30.11.2020

Con AMoneyGift fare shopping è ancora più semplice e divertente

30.11.2020

Con AMoneyGift fare shopping è ancora più semplice e divertente​

Semplificare il mondo dei pagamenti, offrendo un servizio su misura del retailer. Questa la mission dichiarata di Argentea, secondo cui “la vità è più facile quando effettuare e ricevere pagamenti diventa semplice e funzionale”. Aziende, Gdo e professionisti possono così contare su transazioni rapide e sicure, sfruttando una piattaforma innovativa e certificata. A questa attività, Argentea ha abbinato la soluzione AMoneyGift per lo strumento delle carte regalo, sempre più apprezzate dai consumatori ed eccellente veicolo di fidelizzazione per il brand.

Semplificare il mondo dei pagamenti, offrendo un servizio su misura del retailer. Questa la mission dichiarata di Argentea, secondo cui “la vità è più facile quando effettuare e ricevere pagamenti diventa semplice e funzionale”. Aziende, GDO e professionisti possono così contare su transazioni rapide e sicure, sfruttando una piattaforma innovativa e certificata. A questa attività, Argentea ha abbinato la soluzione AMoneyGIFT per lo strumento delle carte regalo, sempre più apprezzate dai consumatori ed eccellente veicolo di fidelizzazione per il brand.


Personalizzabile
, integrabile e semplice da usare, AMoneyGIFT è in grado di attivare e gestire le gift card con il marchio del proprio negozio, e permettere ai clienti di utilizzarle come strumento di pagamento dal terminale POS, direttamente o tramite il componente Argentea presente in cassa.

 

Il funzionamento è alla portata di tutti i negozianti e la connettività è in carico ad Argentea, che fornisce anche il portale web per la rendicontazione. Ugualmente Argentea provvederà a installare i file necessari per permettere al software di cassa di utilizzare le carte regalo come prodotto. Il retailer dovrà semplicemente scansionare alla cassa il codice a barre della gift card o utilizzare il lettore di banda magnetica del POS. Oltre al servizio di customizzazione, AMoneyGIFT offre tagli fissi per i clienti consumer e propone tagli personalizzabili per il mercato business.

Sei interessato ad AMoneyGift?
Scrivici a: commerciale@argentea.it o chiamaci: +39 0461381666

 

#AMoneyGift
#carteregalo
#pagamentidigitali
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Negozi anche online. Perché adesso conviene?

30.10.2020

Negozi anche online. Perché adesso conviene?

30.10.2020

Negozi anche online. Perché adesso conviene?

Per avere polso di quanto negli ultimi mesi il mondo degli acquisti online abbia fatto un balzo in avanti, basta dare uno sguardo ai dati emersi nello Shopping Index di Salesforce, uno dei report più autorevoli in materia. La multinazionale di cloud computing, infatti, rileva ogni anno l’andamento reale degli acquisti online, analizzando i dati che emergono dalla piattaforma Commerce Cloud. Se già nel primo trimestre 2020 si registrava una crescita significativa (+20%), da marzo a maggio le vendite in rete hanno raggiunto quota +71% rispetto allo stesso periodo del 2019, battendo ogni record precedente (la prima edizione dello Shopping Index risale a sette anni fa)

Di fatto in periodo lockdown e post lockdown non sono solo gli acquisti ad essere aumentati. Nel secondo trimestre anche gli altri parametri di interazione con gli utenti hanno riscontrato tassi di crescita impressionanti rispetto a quelli osservati a partire dal 2013: il traffico sui siti è aumentato del +37%, così come il tasso di conversione (+35%) e l’entità della spesa sostenuta dagli utenti (+34%).

Una nota interessante riguarda i siti che offrono opzioni di acquisto online e di ritiro presso il punto vendita: questi ultimi registrano le migliori performance, con ricavi che nel secondo trimestre totalizzano il +127% rispetto al 2019. A parità di analisi, i siti web di punti vendita che non rendono disponibile la possibilità di ritirare fisicamente la merce acquistata sono cresciuti soltanto del 54%.

I settori merceologici più interessati dal boom di acquisti online sono quelli legati alla casa e all’alimentazione: primi tra tutti i beni essenziali, che comprendono cibo, articoli per la cura della persona e altri normalmente reperibili nei negozi alimentari. Gli acquisti digitali di questa categoria di merce continuano a salire, tanto da aver registrato un aumento del 154% rispetto al 66% della spesa destinata ai beni non essenziali.

Stando ai dati, ora più che mai strutturare il proprio store anche online conviene. L’investimento iniziale, soprattutto in questo periodo, può essere ammortizzato e fatto rientrare in tempi brevi.

#ecommerce
#shoppingindex
#pagamentidigitali
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Riassunto delle proposte di riforma per un’economia cashless

30.10.2020

Riassunto delle proposte di riforma per un'economia cashless

30.10.2020

Riassunto delle proposte di riforma per un'economia cashless

La scorsa legge di bilancio attuata dal Governo italiano mostra una decisa spinta a favore della transizione verso l’economia senza contante, soprattutto nel canale fisico e anche per somme di piccola entità, con l’introduzione di misure fiscali attrattive sia per gli esercenti che per i consumatori. Sono gli stessi numeri dei pagamenti elettronici a suggerire questa direzione, dal momento che la modalità di transazione digitale cresce a un ritmo del 10% annuo, incontrando sempre più le abitudini degli italiani.

Abitudini che, peraltro, hanno riscontrato un’impennata naturale nel periodo del lockdown e che si sono confermate anche nei mesi successivi. Nell’elaborazione di nuove iniziative a favore dei pagamenti elettronici presso gli esercenti fisici, gli esperti hanno tenuto conto, fra gli altri elementi, di un paradosso tutto italiano: nonostante sul territorio nazionale si registrino circa 52.000 POS ogni milione di abitanti – una delle percentuali più alte al mondo – l’Italia risulta terzultima in Europa nel loro utilizzo. Dunque, i mezzi ci sono, ma serve renderne appetibile l’uso. Per incentivare gli acquisti tramite POS sono state promosse o sono in fase di approvazione alcune misure che, se da un lato chiedono un piccolo sforzo iniziale al consumatore, dall’altro garantiscono significativi rimborsi.

 

Riassumiamo di seguito le principali proposte di riforma per dare impulso all’economia cashless:

  • Cashback: la misura del valore di 3 miliardi di euro e già finanziata dal Decreto Legge di agosto per 1,75 mld entrerà ufficialmente in vigore dal 1° dicembre 2020. Prevede un rimborso del 10% sulle spese effettuate con pagamenti elettronici. La restituzione, che ipoteticamente partirà da giugno 2021 e sarà in moneta (non in crediti fiscali), osserverà le seguenti condizioni:
    • verrà effettuata su un massimale di 3.000 euro l’anno, 1.500 per semestre, con un recupero massimo annuale di 300 euro
    • sono esclusi i pagamenti da E-commerce
    • per accedervi dovranno essere compiute almeno 50 operazioni per semestre
    • per ottenere il cashback, sembra sarà necessario legare carta o App di pagamento e codice fiscale alla App IO.it, dove si specificherà l’Iban di destinazione
  • Supercashback: misura che premierà i 100mila italiani che avranno effettuato più operazioni cashless nello stesso periodo. La soglia dell’accredito sarà fissata a 3.000 euro annui e 1.500 per semestre. Vediamo le condizioni:
    • non ci sono limiti di spesa o limiti su settori merceologici ma una soglia di ingresso di almeno 100 transazioni in un anno
    • la misura potrà essere abbinata al rimborso tramite cashback, portando il contribuente che partecipa al piano cashless e che rientra nei 100mila superutilizzatori a ricevere un massimo di 3.300 euro
  • Lotteria degli scontrini: per questa iniziativa, la cui data di partenza è fissata per il 1° gennaio 2021, sono stati stanziati 50 milioni e previsti premi a estrazione fino a 5 milioni di euro. Le estrazioni avvengono sulla base dello scontrino emesso in negozi fisici e in modalità dematerializzata. Anche in questo caso, per favorire gli acquisti sul canale fisico, non risultano inclusi nell’iniziativa gli scontrini derivanti da transazioni E-commerce. Maggiori informazioni sulla lotteria nella newsletter del prossimo mese, non perdertela!

 

Delle ultime due misure che completano il ventaglio di iniziative a favore degli acquisti senza contanti abbiamo già parlato negli ultimi numeri, ma torniamo a ripeterle sinteticamente:

 

  • Limite al contante: dal 1° luglio 2020 il limite di pagamenti in contanti si è abbassato a 1999.99 euro; dal 1° gennaio 2022 scenderà ulteriormente a 999.99 euro.
    Bisogna aggiungere che è in una fase di discussione preliminare tra governo e operatori l’azzeramento delle commissioni sui pagamenti di piccola entità.
  • Credito d’imposta del 30% sulle commissioni: questa misura è riservata alle attività di impresa, arti o professioni che abbiano fatturato meno di 400.000 euro nella forma di un parziale rimborso sulle commissioni addebitate ai pagamenti effettuati con bancomat o carta.
#cashless
#cashback
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Spesa online con i (nuovi) Buoni Pasto elettronici: AMoneyWEB integra DAY, PELLEGRINI e CIR

30.10.2020

Spesa online con i (nuovi) Buoni Pasto elettronici: AMoneyWeb integra DAY, PELLEGRINI e CIR

30.10.2020

Spesa online con i (nuovi) Buoni Pasto elettronici: AMoneyWeb integra DAY, PELLEGRINI e CIR

Da oggi le possibilità di spesa online attraverso la piattaforma AMoneyWeb si ampliano. Sui siti web che utilizzano questo sistema sarà, infatti, possibile fare acquisti con i ticket restaurant elettronici di Edenred e anche con i buoni di Day, Pellegrini e Cir, aggiunti di recente al gateway E-commerce di Argentea. 

Si tratta di una novità molto interessante per i gestori dei siti web E-commerce e, di riflesso, anche per tutti gli utenti affezionati alla spesa digitale. Quella che già a fine febbraio – quando AMoneyWeb ha iniziato a supportare i buoni di Edenred – appariva come una rivoluzione virtuosa, oggi si è trasformata in una realtà consolidata e di successo. In un periodo in cui buona parte dei lavoratori è operativa in smart working, infatti, la possibilità di usufruire dei buoni pasto per fare la spesa è un’alternativa preziosa e altamente apprezzata. Senza contare che è anche un’ottima soluzione per non lasciare inutilizzato il benefit rappresentato dal buono pasto. A guardare i numeri in crescita del settore food online, non stupisce che altre importanti realtà erogatrici del servizio di buoni pasto elettronici abbiano scelto di integrarsi alla piattaforma di Argentea. La lista di motivi per scegliere di gestire il proprio sito E-Commerce attraverso AMoneyWeb si allunga.

Da oggi le possibilità di spesa online attraverso la piattaforma AMoneyWEB si ampliano. Sui siti web che utilizzano questo sistema sarà, infatti, possibile fare acquisti con i ticket restaurant elettronici di Edenred e anche con i buoni di Day, Pellegrini e Cir, aggiunti di recente al gateway E-commerce di Argentea.

Si tratta di una novità molto interessante per i gestori dei siti web E-commerce e, di riflesso, anche per tutti gli utenti affezionati alla spesa digitale. Quella che già a fine febbraio – quando AMoneyWEB ha iniziato a supportare i buoni di Edenred – appariva come una rivoluzione virtuosa, oggi si è trasformata in una realtà consolidata e di successo. In un periodo in cui buona parte dei lavoratori è operativa in smart working, infatti, la possibilità di usufruire dei buoni pasto per fare la spesa è un’alternativa preziosa e altamente apprezzata. Senza contare che è anche un’ottima soluzione per non lasciare inutilizzato il benefit rappresentato dal buono pasto. A guardare i numeri in crescita del settore food online, non stupisce che altre importanti realtà erogatrici del servizio di buoni pasto elettronici abbiano scelto di integrarsi alla piattaforma di Argentea. La lista di motivi per scegliere di gestire il proprio sito E-Commerce attraverso AMoneyWeb si allunga.

#AMoneyWeb
#ecommerce
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La novità per le transazioni contactless scatterà dal 1° gennaio 2021

06.10.2020

La novità per le transazioni contactless scatterà dal 1° gennaio 2021

06.10.2020

La novità per le transazioni contactless scatterà dal 1° gennaio 2021

L’utilizzo del contactless non sta solo sostituendo i pagamenti con carta tradizionali – quando viene cioè inserita fisicamente nel POS – ma sta anche accaparrandosi quelli di minore importo, solitamente effettuati in contanti.

Questo è testimoniato dal fatto che lo scontrino medio di chi ha pagato contactless è stato di 42 euro nel 2019, in diminuzione rispetto ai 45 dell’anno prima, secondo i dati dell’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano. 

Fino ad ora chiunque si sia trovato a pagare una somma del genere, ha dovuto però inserire il PIN della propria carta, in quanto il limite massimo di una transazione è fissato 25 euro. Dal primo gennaio 2021 questo non sarà più necessario.

Dal nuovo anno Bancomat, Mastercard e Visa, al fianco di tutti i principali player del settore dei pagamenti, avvieranno infatti un progressivo aumento della soglia per pagamenti contactless a 50 euro. Nonostante servirà del tempo affinché tutti gli istituti di credito attivino la nuova modalità senza Pin, questa novità sarà un allettante stimolo all’adozione dei pagamenti elettronici. Evitare di toccare il POS e di digitare il PIN, del resto, rappresenta anche una sicurezza in più contro il contagio da coronavirus, tanto che nei mesi scorsi alcuni Paesi europei come Finlandia e Paesi Bassi avevano già innalzato la soglia a 50 euro.

Dal punto di vista tecnologico, il sistema dei pagamenti italiano sembra pronto ad assorbire l’incremento. Sempre secondo i dati del Politecnico di Milano, nel 2019 il numero di terminali POS per l’accettazione dei pagamenti con carta in Italia ha raggiunto quota 2,17 milioni, nel 90% dei casi già abilitati all’accettazione del contactless. 

La novità non riguarderà comunque tutti i Paesi europei, che su questa soglia si muovono in ordine sparso. Al 2019, secondo la piattaforma di dati presieduta da Statista, quindici Paesi avevano delineato una soglia di 20 euro o inferiore, mentre sei nazioni permettevano già di pagare senza PIN anche oltre i 30 euro (il limite più alto era quello danese con 47 euro).

In definitiva, un nuovo punto a favore del pagamento “senza contatto” che, se già prima della pandemia stava riplasmando le abitudini di consumatori e commercianti, ora più che mai è avvertito come un’esigenza improrogabile. E a quanto pare il messaggio è passato anche ai Governi.

#contactless
#pagamentidigitali
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L’Agenzia delle Entrate ha definito le procedure per ottenere il 30% delle commissioni per i pagamenti elettronici

06.10.2020

L’Agenzia delle Entrate ha definito le procedure per ottenere il 30% delle commissioni per i pagamenti elettronici - retail

06.10.2020

L’Agenzia delle Entrate ha definito le procedure per ottenere il 30% delle commissioni per i pagamenti elettronici - retail

Il 60% delle operazioni di pagamento in Italia avviene con il contante. Nonostante la percentuale sia in continua discesa – nel 2010 era del 77% secondo i dati di Statista – il Governo ha introdotto una serie di incentivi per velocizzare il passaggio a modalità di pagamento elettroniche, tra cui un bonus per acquisti con carta di credito o bancomat.

Le imprese o i professionisti potranno, infatti, beneficiare di un credito d’imposta del 30% sulle commissioni addebitate per le transazioni mediante pagamenti elettronici tracciabili.

La misura è entrata in vigore il 31 luglio, ma solo un mese dopo, il 31 agosto, l’Agenzia delle Entrate ha reso noto il codice tributo (6916) per l’utilizzo in compensazione del credito d’imposta nei modelli F24. L’agevolazione è destinata agli imprenditori o lavoratori autonomi che, nell’anno precedente, hanno avuto ricavi inferiori a 400mila euro e che hanno pagato le imposte in Italia.

Gli operatori che mettono a disposizione i sistemi che consentono il pagamento elettronico (non solo con carte ma anche con NFC o app come PayPal) devono inviare all’esercente, entro il giorno 20 del mese successivo al periodo di riferimento, l‘elenco delle operazioni di pagamento, il valore delle stesse e un prospetto delle commissioni addebitate. Una volta richiesto il beneficio e ottenuta la conferma da parte dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti devono conservare tutti i documenti che riguardano le commissioni addebitate per almeno 10 anni, nel caso debbano esibirli durante accertamenti fiscali.

Per maggiori informazioni consultare la sezione dedicata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

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#creditodimposta
#pagamentidigitali