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AMoneySplit, il conto al ristorante non è più un problema

10.08.2023

AMoneySplit, il conto al ristorante non è più un problema

10.08.2023

AMoneySplit, il conto al ristorante non è più un problema

“Cameriere, il conto!”. Dopo una bella serata al ristorante, arriva sempre questo momento e quando si è in più persone può essere l’occasione per sfoggiare i sentimenti più diversi: collaborazione, generosità, gratitudine. Occorre però essere tutti d’accordo. La prima regola, per i commensali, è quella di essere chiari e trasparenti fin dall’inizio: prima di ordinare, è importante stabilire come verranno suddivisi i costi. Questo eviterà malintesi e discussioni in seguito. Inoltre, eviterà inutili perdite di tempo al personale del locale, soprattutto ora che la maggior parte delle persone preferisce i pagamenti elettronici al contante.

L’avanzata dei pagamenti digitali

I pagamenti digitali nel settore della ristorazione sono in netta crescita: nel 2023 le transazioni sono aumentate del 44,4% rispetto all’anno precedente. Il valore dello scontrino medio cashless in Italia è 23,4 euro. Lo rivelano i dati dell’Osservatorio Caffè e Ristoranti Cashless 2023 di SumUp. Il 93% degli italiani dispone di uno strumento di pagamento digitale (carta, mobile, digital wallet, ecc.) e sono sempre di più coloro che ne fanno un uso regolare. Le carte di pagamento sono diffuse anche tra i turisti stranieri, primi fra tutti statunitensi, britannici e irlandesi. Otto transazioni su 10, infine, nel settore bar e ristorazione, avvengono in modalità contactless, un processo più rapido rispetto al pagamento con chip o PIN. In questo modo, il personale ha più tempo da dedicare ai clienti e inoltre, i terminali di pagamento possono essere configurati in modo da aggiungere anche le mance.

Davanti a un processo di trasformazione inevitabile, molti esercenti hanno deciso di utilizzare tutte le potenzialità offerte dagli strumenti di pagamento digitale: così, le pay-tech offrono, accanto ai tradizionali POS, soluzioni innovative, alcune delle quali sono tarate specificamente sulle esigenze degli esercizi di ristorazione.

Conto unico o conti separati? Argentea mette tutti d’accordo con AMoneySplit

Che si opti per il conto unico, saldato con una sola transazione, o per conti separati, suddivisi fra i vari commensali, Argentea ha la soluzione giusta: si chiama AMoneySplit.

Si tratta di un modulo della suite AMoney, il sistema che permette di gestire tutti i pagamenti, anche da remoto. AMoneySplit riesce a soddisfare tutte le possibili soluzioni richieste dai clienti, grazie a tre opzioni di pagamento:

  1. All – conto unico;
  2. Split – conto diviso equamente tra i commensali;
  3. Select – conti separati.

Quali sono i vantaggi di AMoneySplit? Si possono riassumere in poche parole: semplicità, velocità e sicurezza delle transazioni. Il modulo di Argentea, infatti, consente di:

  • chiudere più tavoli con la stessa transazione;
  • prevedere l’emissione di uno scontrino per ciascuna spesa;
  • accettare modalità diverse di pagamento per lo stesso tavolo;
  • ridurre l’uso del contante, contribuendo così a evitare errori nei conteggi.

Come funziona il sistema AMoneySplit

AMoneySplit è costituito da due componenti, una software e uno hardware. L’elemento principale di questo modulo Argentea è un terminale POS CB2 Contactless – dotato di un ampio schermo touch – sul quale è installato il software proprietario. Il terminale remoto rende semplici tutte le operazioni ad appannaggio del cliente, anche se svolte in autonomia.

Una delle comodità di AMoneySplit a vantaggio degli esercenti, infatti, è quella di semplificare la gestione del conto direttamente al tavolo. Tutto avviene in tre soli passaggi:

  • il personale di sala prepara il conto in cassa e lo invia al terminale mobile AMoneySplit;
  • al tavolo, il cliente può decidere la modalità di pagamento fra le tre disponibili (All, Split, o Select);
  • AMoneySplit definisce i pagamenti necessari per chiudere il conto ed emette uno scontrino per ciascuna transazione.

Pagare, e riscuotere, il conto al ristorante o al bar diventa quindi semplice, veloce e senza controversie, aggiungendo AMoneySplit alla suite AMoney.

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AMoney BP e AMoney BPE, la gestione dei buoni pasto firmata Argentea

03.08.2023

AMoney BP e AMoney BPE, la gestione dei buoni pasto firmata Argentea

03.08.2023

AMoney BP e AMoney BPE, la gestione dei buoni pasto firmata Argentea

I buoni pasto elettronici sono diventati sempre più popolari negli ultimi anni in Italia, grazie alla loro praticità e alla possibilità di essere utilizzati in molti punti di ristoro. Ma cosa sono esattamente? Sono a tutti gli effetti una forma di pagamento elettronico, che permette ai lavoratori di acquistare pasti presso locali convenzionati. Al contrario dei tradizionali buoni pasto cartacei, i buoni pasto elettronici possono essere utilizzati in modo più flessibile e assicurano una maggiore sicurezza. Attualmente, in Italia oltre il 40% dei lavoratori che pranza fuori casa per motivi attinenti all’attività lavorativa usufruisce del buono pasto: le statistiche parlano di circa 2,6 milioni di lavoratori. Gli esercizi convenzionati con i buoni pasto sono circa 170mila; nella quasi totalità si tratta di piccole e medie imprese.

 

Buoni pasto elettronici, un mercato da 3 miliardi

Secondo i dati di Ensab, l’associazione che rappresenta le principali società emittenti di buoni pasto elettronici in Italia (FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, Confcommercio), il mercato dei buoni pasto elettronici ha raggiunto in Italia un valore di 3 miliardi di euro.

A contribuire a questo successo sono senz’altro i benefici fiscali, che garantiscono l’esenzione dall’imposta sul reddito e dagli oneri contributivi fino a un ammontare giornaliero di 4 euro per il formato cartaceo e di 8 euro per i buoni pasto in forma elettronica.

I buoni pasto elettronici rappresentano una forma di incentivo per i dipendenti, ma a guadagnarci sono anche le aziende, che adottando questi strumenti possono beneficiare di un risparmio fiscale: i buoni pasto, infatti, sono esenti da tasse e contributi. I buoni pasto elettronici, poi, rappresentano un’alternativa concreta al pagamento in contanti, riducendo il rischio di frodi e semplificando la gestione delle spese aziendali.

Buoni pasto cartacei, la soluzione AMoney

Accettare i buoni pasto significa aumentare la propria clientela, ma potrebbe comportare anche un aumento del lavoro amministrativo. Argentea, società attiva dal 1985 nell’ambito dei pagamenti digitali e gestore di terminali certificato Bancomat, ha ideato la soluzione modulare AMoney per tutte le problematiche legate al retail. All’interno della suite, i moduli BP e BPE sono studiati appositamente per risolvere le complessità legate al mondo dei buoni pasto, cartacei ed elettronici. 

AMoneyBP

AMoneyBP è la soluzione di Argentea per la gestione dei buoni pasto cartacei che libera l’esercente dalla complessa gestione che prevede di conservarli e inviarli per poter ricevere il pagamento dall’emettitore. Il buono pasto dematerializzato è più sicuro, verificabile e rintracciabile in qualsiasi punto del processo.

AMoneyBP:

  • verifica il buono letto dallo scanner (azzerando i rischi di accettare buoni non validi);
  • dematerializza il buono pasto cartaceo direttamente in cassa;
  • si collega alle piattaforme dei principali emettitori
  • richiede un solo dispositivo per elaborare tutti i buoni pasto
  • offre un report costante online sui buoni pasto già accettati
  • certifica i dati delle transazioni e predispone sia la pre-fattura, sia la fattura verso l’emettitore.

AMoneyBPE

Abbiamo già detto che i buoni pasto elettronici sono una soluzione fiscalmente più vantaggiosa per le aziende. Ai retailer, però, esigono una gestione non lineare di tutto il processo, a partire dal punto cassa. AMoneyBPE è la soluzione che semplifica e rende più sicura la gestione dei buoni pasto elettronici:

  • legge la card del buono pasto direttamente con il dispositivo POS
  • collega la transazione di cassa con il sistema di pagamento (senza dover inserire gli importi manualmente)
  • permette di accettare i buoni pasto elettronici su tutte le casse del punto, ai tavoli o in mobilità
  • si integra con i più diffusi software dei registratori di cassa
  • visualizza tutte le transazioni con buoni pasto su uno stesso portale (AMoneyPortal), indipendentemente dagli emettitori
  • supporta anche la modalità di pagamento con codice OTP.

In conclusione, se i buoni pasto sono un vantaggio per le aziende e un benefit per i dipendenti che li utilizzano, non devono costituire un onere aggiuntivo per l’esercente.
Le soluzioni AMoneyBP e AMoneyBPE di Argentea assolvono perfettamente al compito di rendere la gestione dei buoni pasto semplice, veloce e sicura.

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Come è fatto il pos ideale per ristoranti nel 2023

01.08.2023

Come è fatto il pos ideale per ristoranti nel 2023

01.08.2023

Come è fatto il pos ideale per ristoranti nel 2023

Nell’immaginario dei consumatori, il Pos è lo strumento che ci attende alla cassa e che ci viene generalmente porto dal titolare o dal professionista presente al momento del pagamento e con cui il cliente interagisce limitatamente, tanto più nell’era contactless.

Non sempre, infatti, si ordinano piatti che hanno lo stesso costo e in tal caso separare i conti è una forma di rispetto e cortesia, anche se al tavolo ci sono solo due persone.

In altri casi, quando si è in tanti, parcellizzare il conto per differenze minime può rivelarsi eccessivo o poco elegante e si procede a una divisione “alla romana” che però può scontrarsi con un aspetto piuttosto rilevante: le diverse modalità con cui i singoli clienti scelgono di pagare. In un tempo ormai lontano, si procedeva infatti ad accumulare la somma totale, attraverso scambi di contante e piccoli equilibrismi, basati sulla fiducia comune e sulla promessa, al massimo, di restituire a stretto giro di posta qualche piccola differenza.

Ma parliamo del “mondo di prima”.

Il tema della gestione dei conti separati si innesta fortemente sulla grande evoluzione delle abitudini di pagamento che hanno portato milioni di persone, anche in un paese tradizionalmente legato al contante come l’Italia, a fare a meno del cash. Grazie anche all’accelerazione prodotta dal triennio pandemico, sempre più italiani scelgono di pagare senza mettere mano al portafoglio, utilizzando la carta di credito, di debito o prepagata per effettuare anche un comodo tap and go oppure affidandosi alle numerose applicazioni mobili per i pagamenti digitali, embeddate sui su dispositivi come smartphone e smartwatch.

Conti separati al ristorante significa experience migliore

Come confermano i dati, non solo i pagamenti cashless nella ristorazione incontrano sempre di più il favore del pubblico, ma si traducono anche in un maggior volume di spesa: secondo i dati dell’Osservatorio caffè e ristoranti 2022, i pagamenti in modalità contactless e comunque cashless hanno presentato un transato medio in crescita del 101% rispetto al 2021 e del 63% rispetto al 2019. Se i clienti hanno abbracciato con convinzione le nuove modalità di pagamento, per i gestori di bar e ristorante la sfida è offrire un servizio all’altezza delle nuove aspettative perché, nel mondo reale o virtuale, il pagamento rientra a pieno titolo nella customer experience complessiva, quell’insieme di dinamiche che, nel migliore dei casi, crea fedeltà e spinge la persona a tornare più volte in un arco di un tempo medio-lungo.

Chi si oppone alla richiesta dei clienti di ottenere conti separati, commette un grave errore di forma e di metodo e rischia di penalizzare la brand reputation del locale: a nessuno interessa perdere tempo, tanto più se il motivo è una scarsa digital confidence.

Tuttavia, se il problema dal punto di vista ideale non esiste – è giusto e doveroso concedere ai clienti di poter pagare separatamente in contanti o in digitale – all’atto pratico qualche valutazione va fatta per evitare che l’elaborazione di molteplici conti si trasformi in un momento critico soprattutto quando coincidono più situazioni avverse (locale troppo pieno nello stesso tempo, lentezza nell’emissione di fatture o scontrini a causa di connessione poco performante, errori del personale nella registrazione di ordinazioni che alterano il totale, ecc).

Gestione dei conti separati: cosa ti serve

Come in altri ambiti, la soluzione passa dalla tecnologia, dall’innovazione e dalle giuste scelte in ambito hardware e software.

Quali sono le caratteristiche irrinunciabili di un tool da utilizzare per gestire i conti in maniera fluida, snella e veloce? Un aspetto fondamentale è l’accettazione di diverse modalità di pagamento per lo stesso tavolo, per non far sentire nessuno a disagio o in difficoltà rispetto al metodo scelto.

Le opzioni di pagamento devono rispecchiare le casistiche reali (conto unico, conto equamente diviso, conti separati) e mettere a disposizione del cliente lo scontrino per ciascuna spesa.

Ma ancora più rilevante è la centralità del cliente nel processo di split payment: costui infatti deve restare al centro dell’esperienza proprio come in tutte le fasi del customer journey nel ristorante e non diventare subalterno alle possibilità tecnologiche o alle prassi del gestore.

Un tool che vuole fare la differenza deve quindi consentire al cliente/ai clienti di decidere le modalità di pagamento e di gestire al tavolo tutti i processi, senza inutili lungaggini alla cassa, luogo spesso scomodo e logisticamente di passaggio tra chi viene e chi va: il conto può essere preparato in cassa ma grazie al terminale mobile si possono evitare confusioni, sovrapposizioni, e code lunghe che risultano noiose dopo una serata piacevole.

Se la centralità del cliente è l’aspetto da non trascurare, la scelta di un modulo per i pagamenti deve fare la differenza anche per il personale: più la tecnologia è semplice, più gli utenti possono usarla da soli, con le stesse logiche intuitive e touch dei device di casa, più i dipendenti potranno mettere impiegare le loro energie per attività meno routinarie e a più alto valore aggiunto, generando quindi vantaggi tangibili per tutta l’organizzazione.

#e-payments
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Come semplificare la gestione dei conti separati nel tuo ristorante

24.07.2023

Come semplificare la gestione dei conti separati nel tuo ristorante

24.07.2023

Come semplificare la gestione dei conti separati nel tuo ristorante

Ormai è prassi consolidata, non solo tra gruppi di amici e comitive ma anche tra coppie di partner o colleghi: parliamo del conto separato al ristorante, una richiesta trasversale che risponde a diverse logiche.

Non sempre, infatti, si ordinano piatti che hanno lo stesso costo e in tal caso separare i conti è una forma di rispetto e cortesia, anche se al tavolo ci sono solo due persone.

In altri casi, quando si è in tanti, parcellizzare il conto per differenze minime può rivelarsi eccessivo o poco elegante e si procede a una divisione “alla romana” che però può scontrarsi con un aspetto piuttosto rilevante: le diverse modalità con cui i singoli clienti scelgono di pagare. In un tempo ormai lontano, si procedeva infatti ad accumulare la somma totale, attraverso scambi di contante e piccoli equilibrismi, basati sulla fiducia comune e sulla promessa, al massimo, di restituire a stretto giro di posta qualche piccola differenza.

Ma parliamo del “mondo di prima”.

Il tema della gestione dei conti separati si innesta fortemente sulla grande evoluzione delle abitudini di pagamento che hanno portato milioni di persone, anche in un paese tradizionalmente legato al contante come l’Italia, a fare a meno del cash. Grazie anche all’accelerazione prodotta dal triennio pandemico, sempre più italiani scelgono di pagare senza mettere mano al portafoglio, utilizzando la carta di credito, di debito o prepagata per effettuare anche un comodo tap and go oppure affidandosi alle numerose applicazioni mobili per i pagamenti digitali, embeddate sui su dispositivi come smartphone e smartwatch.

Conti separati al ristorante significa experience migliore

Come confermano i dati, non solo i pagamenti cashless nella ristorazione incontrano sempre di più il favore del pubblico, ma si traducono anche in un maggior volume di spesa: secondo i dati dell’Osservatorio caffè e ristoranti 2022, i pagamenti in modalità contactless e comunque cashless hanno presentato un transato medio in crescita del 101% rispetto al 2021 e del 63% rispetto al 2019. Se i clienti hanno abbracciato con convinzione le nuove modalità di pagamento, per i gestori di bar e ristorante la sfida è offrire un servizio all’altezza delle nuove aspettative perché, nel mondo reale o virtuale, il pagamento rientra a pieno titolo nella customer experience complessiva, quell’insieme di dinamiche che, nel migliore dei casi, crea fedeltà e spinge la persona a tornare più volte in un arco di un tempo medio-lungo.

Chi si oppone alla richiesta dei clienti di ottenere conti separati, commette un grave errore di forma e di metodo e rischia di penalizzare la brand reputation del locale: a nessuno interessa perdere tempo, tanto più se il motivo è una scarsa digital confidence.

Tuttavia, se il problema dal punto di vista ideale non esiste – è giusto e doveroso concedere ai clienti di poter pagare separatamente in contanti o in digitale- all’atto pratico qualche valutazione va fatta per evitare che l’elaborazione di molteplici conti si trasformi in un momento critico soprattutto quando coincidono più situazioni avverse (locale troppo pieno nello stesso tempo, lentezza nell’emissione di fatture o scontrini a causa di connessione poco performante, errori del personale nella registrazione di ordinazioni che alterano il totale, ecc).

Gestione dei conti separati: cosa ti serve

Come in altri ambiti, la soluzione passa dalla tecnologia, dall’innovazione e dalle giuste scelte in ambito hardware e software.

Quali sono le caratteristiche irrinunciabili di un tool da utilizzare per gestire i conti in maniera fluida, snella e veloce? Un aspetto fondamentale è l’accettazione di diverse modalità di pagamento per lo stesso tavolo, per non far sentire nessuno a disagio o in difficoltà rispetto al metodo scelto.

Le opzioni di pagamento devono rispecchiare le casistiche reali (conto unico, conto equamente diviso, conti separati) e mettere a disposizione del cliente lo scontrino per ciascuna spesa.

Ma ancora più rilevante è la centralità del cliente nel processo di split payment: costui infatti deve restare al centro dell’esperienza proprio come in tutte le fasi del customer journey nel ristorante e non diventare subalterno alle possibilità tecnologiche o alle prassi del gestore.

Un tool che vuole fare la differenza deve quindi consentire al cliente/ai clienti di decidere le modalità di pagamento e di gestire al tavolo tutti i processi, senza inutili lungaggini alla cassa, luogo spesso scomodo e logisticamente di passaggio tra chi viene e chi va: il conto può essere preparato in cassa ma grazie al terminale mobile si possono evitare confusioni, sovrapposizioni, e code lunghe che risultano noiose dopo una serata piacevole.

Se la centralità del cliente è l’aspetto da non trascurare, la scelta di un modulo per i pagamenti deve fare la differenza anche per il personale: più la tecnologia è semplice, più gli utenti possono usarla da soli, con le stesse logiche intuitive e touch dei device di casa, più i dipendenti potranno mettere impiegare le loro energie per attività meno routinarie e a più alto valore aggiunto, generando quindi vantaggi tangibili per tutta l’organizzazione.

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Smart payment: come rendere più agili i pagamenti

06.07.2023

Smart payment: come rendere più agili i pagamenti

06.07.2023

Smart payment: come rendere più agili i pagamenti

Negli ultimi anni, il mondo dei pagamenti ha subito una vera e propria rivoluzione grazie all’avvento degli smart payment. I sistemi di pagamento basati sull’utilizzo di tecnologie digitali permettono di effettuare transazioni in modo rapido, sicuro e conveniente.

Secondo l’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano, sul fronte degli smart payment, l’Italia è uno dei paesi a maggior crescita in Europa nell’ultimo anno: +33,6%. Nel 2022 il transato con strumenti di pagamento digitale in Italia è cresciuto a doppia cifra, arrivando a sfiorare i 400 miliardi di euro (pari al 40% dei consumi), valore che comprende sia i pagamenti basati su carte e wallet (390 miliardi di euro), sia i pagamenti su conto (7 miliardi di euro).

Ma come rendere più agili i pagamenti attraverso gli smart payment? Ecco alcune soluzioni che stanno prendendo sempre più piede nel mercato.

Smart payment, largo al contactless

I pagamenti contactless sono in continua crescita: nel 2022 hanno raggiunto i 186 miliardi di euro (+45% sul 2021). L’utilizzo di carte di credito e debito contactless sta diventando sempre più diffuso, anche dopo la fine della pandemia, durante la quale questa modalità veniva preferita per motivi sanitari. Le carte contactless, dotate di un microchip e di una microscopica antenna, permettono di effettuare pagamenti senza dover inserire il codice PIN, semplicemente avvicinando la carta al terminale di pagamento. Questo sistema permette di effettuare transazioni in pochi secondi ed è particolarmente utile nei casi in cui si devono effettuare pagamenti di importi ridotti.

Smart payment, il futuro è nella mobilità

Stanno prendendo sempre più piede le soluzioni di mobile payment, ovvero i pagamenti effettuati attraverso lo smartphone. Questi sistemi, che possono essere realizzati attraverso app specifiche o tramite il sistema di pagamento integrato nei dispositivi mobili, permettono di effettuare transazioni in modo rapido e sicuro, senza dover utilizzare carte di credito o debito, grazie alla tecnologia NFC integrata nei dispositivi mobili.

Lo smartphone si conferma il centro delle innovazioni in ambito pagamenti, grazie alla diffusione ormai capillare (nel 2021 era utilizzato da quasi due terzi della popolazione mondiale) e alla capacità di offrire una user experience sempre più ottimale rispetto agli strumenti tradizionali, sia nei pagamenti in negozio sia in quelli online. Nel 2022, l’uso di smartphone e dispositivi indossabili (i cosiddetti wearable) è cresciuto del 122%, infatti, rispetto all’anno precedente, sempre stando ai dati dell’Osservatorio.

Pagamenti in-app

I pagamenti in-app permettono di effettuare acquisti direttamente dalle applicazioni scaricate sui dispositivi mobili. Sono generalmente gestiti da un sistema di pagamento integrato all’interno dell’app stessa, il che rende il processo di acquisto più veloce e semplice per l’utente. Inoltre, offrono spesso opzioni di pagamento sicure, come l’utilizzo di carte di credito o di sistemi di pagamento online come PayPal o Apple Pay.

Le app che offrono i pagamenti in-app sono sempre più diffuse, soprattutto in settori come il gaming e lo shopping online.

Pay by link

Questa innovativa tecnologia di pagamento consente ai commercianti di inviare un link di pagamento ai loro clienti, il quale, una volta cliccato, li porterà direttamente alla pagina di pagamento del negozio. Questo metodo di pagamento è molto conveniente, in quanto consente ai clienti di effettuare pagamenti in modo rapido e sicuro, senza dover inserire manualmente i dati della propria carta di credito o effettuare un bonifico bancario. I commercianti possono utilizzarlo per effettuare pagamenti a fornitori o dipendenti, semplificando così le operazioni finanziarie.

Smart payment, compra ora, paghi dopo

Il Buy Now Pay Later (BNPL) è una delle autentiche rivelazioni di questi ultimi anni. Nel 2022 le transazioni con la modalità che consente di pagare gli acquisti a rate senza interessi o commissioni aggiunte hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, crescendo del +253% rispetto al 2021 (dati Osservatorio Innovative Payments). Ciò significa che i consumatori possono fare acquisti più costosi senza dover pagare l’intero importo in anticipo. Il Buy Now Pay Later è diventato popolare durante la pandemia, quando molte persone hanno subito una riduzione del reddito a causa dei lockdown.

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Pagamenti elettronici: un must have per il tuo business

06.07.2023

Pagamenti elettronici: un must have per il tuo business

06.07.2023

Pagamenti elettronici: un must have per il tuo business

L’Italia è uno dei paesi a maggior crescita, nell’ultimo anno, per quanto riguarda i pagamenti elettronici: +33,6%. A certificarlo è l’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, sui dati della BCE. I pagamenti digitali continuano a crescere, nel nostro Paese, sfiorando quota 400 miliardi di euro, a dimostrazione che la crisi pandemica ha cambiato strutturalmente le abitudini dei consumatori, i quali sempre più trovano questi mezzi comodi, veloci e sicuri.

Oggi appare impossibile, quindi, poterne farne a meno nel proprio esercizio commerciale.
E non soltanto perché offrire ai propri clienti la possibilità di pagare con strumenti elettronici è un obbligo di legge.

Il sorpasso dei pagamenti elettronici sul contante è vicino

Secondo una ricerca realizzata a maggio 2023 da Mastercard in collaborazione con AstraRicerche, le carte superano i contanti in termini di preferenza assoluta come futuro strumento di pagamento. Il 43,4% di Pmi ed esercenti è molto vicino ai temi di digitalizzazione e innovazione, mentre il 36,6% sente l’esigenza di accelerare la trasformazione digitale per stare al passo con i tempi e per ragioni di competizione. Attualmente, la stragrande maggioranza dei pagamenti elettronici avviene utilizzando carte e wallet (390 miliardi di euro), mentre i pagamenti basati su conto corrente e/o su conti di moneta elettronica non alimentati da carte concorrono solo per 7 miliardi di euro di transazioni.

Esistono molti motivi per cui un retailer deve offrire i pagamenti elettronici. L’offerta di queste opzioni di pagamento può migliorare l’esperienza di acquisto dei clienti, aumentare le vendite e la sicurezza delle transazioni.

Pagamenti elettronici, perché offrirli in 5 punti

Perché oggi chi si occupa di retail deve poter offrire ai propri clienti i pagamenti elettronici? Le ragioni principali possono essere così spiegate:

  1. Convenienza per i clienti: sempre più persone preferiscono pagare con carte di credito o di debito, o utilizzare servizi di pagamento online come PayPal, per la loro comodità e sicurezza. Offrire queste opzioni di pagamento ai clienti può quindi aumentare la soddisfazione dei clienti e migliorare l’esperienza di acquisto complessiva.
  2. Aumento delle vendite: offrire pagamenti elettronici contribuisce ad aumentare le vendite. I clienti che non hanno contanti a disposizione o che preferiscono non usarli possono comunque effettuare acquisti, aumentando il potenziale di guadagno del commerciante (ad es. in caso di un acquisto non preventivato).
  3. Sicurezza: l’uso di pagamenti elettronici aumenta la sicurezza delle transazioni commerciali. Le operazioni con carte di credito e di debito sono protette da protocolli di sicurezza avanzati, che riducono il rischio di frodi e di perdite finanziarie.
  4. Riduzione dei costi: l’uso di pagamenti elettronici può anche ridurre i costi per il retailer. Ad esempio, l’accettazione di pagamenti con carte di credito e di debito riduce i costi delle transazioni in contanti, mentre l’uso di servizi di pagamento online abbatte i costi di elaborazione.
  5. Competitività: offrire pagamenti elettronici può anche aumentare la competitività del retailer sul mercato. I clienti che si aspettano opzioni di pagamento convenienti e sicure sono sempre di più, e i commercianti che non offrono queste opzioni rischiano di perdere clienti a favore dei concorrenti che li adottano.

I pagamenti elettronici migliorano l’immagine dell’esercizio commerciale

Altri motivi che stanno portando a una sempre maggiore adozione dei pagamenti elettronici riguardano la possibilità di espandere il proprio mercato, ad esempio con l’ecommerce, effettuando vendite online e accettando pagamenti digitali da clienti in tutto il mondo.

I pagamenti elettronici offrono anche maggiore flessibilità per un esercizio commerciale: gli acquisti possono essere pagati anche tramite smartphone, tablet, o dispositivi indossabili.

In definitiva, dall’adozione dei pagamenti elettronici può sicuramente derivare un miglioramento dell’immagine aziendale: i clienti vedono l’offerta di diverse opzioni di pagamento come un segno di professionalità e affidabilità.

pagamenti elettronici
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Gestione dei buoni pasto elettronici: una guida in 7 step

06.07.2023

Gestione dei buoni pasto elettronici: una guida in 7 step

06.07.2023

Gestione dei buoni pasto elettronici: una guida in 7 step

I buoni pasto elettronici sono un modo ormai molto diffuso per offrire ai dipendenti un beneficio in termini di welfare da parte delle aziende. Rispetto ai vecchi buoni pasto cartacei, quelli elettronici sono molto più pratici e comodi, e sono esenti da oneri fiscali e previdenziali; tuttavia, la loro gestione richiede comunque alcune attenzioni particolari.
Vediamo i 7 step per gestire al meglio i buoni pasto da erogare alle proprie risorse.

 

Step 1: Scegliere la tecnologia di gestione

La prima cosa da fare per gestire i buoni pasto elettronici è scegliere la tecnologia di gestione, passo apparentemente scontato ma in realtà non banale. Esistono diverse opzioni tra cui scegliere, come le carte prepagate o le app mobili, e la scelta dipende dalle esigenze della tua azienda e dei tuoi dipendenti. Ad esempio, se i tuoi dipendenti utilizzano molto i loro smartphone, potresti optare per un’app mobile.
Tutto nell’ottica di una miglior UX.

Step 2: Acquistare i buoni pasto elettronici

Una volta scelta la tecnologia di gestione, si passa all’acquisto. I buoni pasto elettronici possono essere acquistati direttamente dalle società che li emettono o attraverso intermediari.

Step 3: Distribuire i buoni pasto elettronici ai dipendenti

Dopo aver acquistato i buoni pasto elettronici, è necessario distribuirli ai dipendenti, insieme alla formazione adeguata all’utilizzo e alle normative che ne regolano l’uso. È importante trasmettere il messaggio che i buoni pasto non sono un benefit, ma una parte della retribuzione.

Step 4: Monitorare l’utilizzo dei buoni pasto elettronici

Per evitare frodi o abusi nell’utilizzo dei buoni pasto elettronici, fondamentale è monitorarne l’utilizzo. I dati di utilizzo sono interpretabili attraverso appositi software di gestione, e comprendono metriche relative al numero di utilizzi, alla frequenza di utilizzo e all’esercizio commerciale presso cui vengono usati.

Step 5: Ricaricare i buoni pasto elettronici

Quando i buoni pasto elettronici sono esauriti, va da sé che è necessario ricaricarli. Il tempismo è fondamentale: la ricarica deve avvenire secondo i tempi prestabiliti che permettano al dipendente un uso continuativo dei buoni.

Step 6: Gestire le scadenze dei buoni pasto elettronici

I buoni pasto elettronici hanno una scadenza, generalmente di un anno. Scadenza che è importante monitorare e che va gestita nel migliore dei modi lato dipendenti. Ad esempio, potresti inviar loro un promemoria qualche settimana prima della scadenza, o valutare un rinnovo della scadenza laddove la quantità accumulata fosse importante. Non sempre è possibile, ma quando lo è questo costituisce un plus agli occhi dei dipendenti.

Step 7: Fornire assistenza ai dipendenti

In caso di problemi o difficoltà nell’utilizzo dei buoni pasto elettronici, è importante fornire assistenza ai dipendenti. Oggi l’opportunità è ampia: si può considerare di strutturare una chatbot, un numero dedicato, un’assistenza online, addirittura un canale Telegram.

In conclusione, la gestione dei buoni pasto elettronici rappresenta una soluzione moderna e pratica per le aziende e i dipendenti. Grazie alla loro digitalizzazione, i buoni pasto diventano più facili da utilizzare e da gestire, riducendo i costi e i tempi di gestione. L’utilizzo consapevole di questi strumenti digitali consente anche di avere un maggiore controllo sull’utilizzo dei buoni pasto da parte dei dipendenti, evitando così eventuali abusi o sprechi. L’introduzione dei buoni pasto elettronici è un’opportunità per le aziende di dimostrare la tendenza ad adottare soluzioni innovative, migliorando così la propria immagine e reputazione.

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Buy Now Pay Later: cos’è? Una guida per chi vende

08.06.2023

Buy Now Pay Later: cos’è? Una guida per chi vende

08.06.2023

Buy Now Pay Later: cos’è? Una guida per chi vende

Buy Now Pay Later: cos’è? Come può essere sfruttato da chi vende? Una guida a un modello in forte ascesa

Buy Now Pay Later: compra ora, paghi dopo. O meglio, in rate mensili di uguale importo e senza interessi. È la grande novità di questi ultimi anni nell’eCommerce, uno dei servizi di pagamento innovativi che sta destando un interesse crescente tra i consumatori. Fiorito nel 2021, si è confermato anche nel 2022, contribuendo all’incremento generale dei pagamenti digitali. La percentuale di italiani che lo ha già utilizzato per uno o più acquisti online e/o in negozio è del 13%, ma si dice intenzionato a servirsene, in futuro, il 33%. Secondo le stime dell’Osservatorio Innovative Payments basate su dati dell’Osservatorio eCommerce B2c, nel 2022 le transazioni BNPL hanno raggiunto i 2,3 miliardi di euro, con una crescita del +253% rispetto al 2021! La maggior parte degli acquisti pagati con il BNPL (86%) sono stati effettuati su Internet.

Buy Now Pay Later, in cosa consiste

Il Buy Now Pay Later (BNPL) è un servizio che permette di far pagare la merce, a chi acquista, a rate (di norma 3 o 4, ma Amazon arriva fino a 12) senza oneri aggiuntivi (se si rispettano le scadenze). L’addebito delle rate avviene in automatico, di norma ogni 30 giorni, sulla carta di credito o debito indicata al momento del pagamento, oppure tramite servizi innovativi di pagamento digitale, come Klarna o PayPal.

All’acquirente è richiesto un impegno a seguire un piano rateale a breve termine, versando la cifra dovuta nei tempi concordati, altrimenti possono scattare penali e commissioni. Per accedere al BNPL, chi acquista deve essere maggiorenne; per questo, oltre a fornire nome e cognome, deve indicare anche la data di nascita. Completano i dati, numero di telefono, indirizzo email e di fatturazione. Effettuata la registrazione, è necessario aprire un conto di pagamento legato all’account.

Buy Now Pay Later, come utilizzarlo per vendere

Ecco i principali passi da compiere per aggiungere il Buy Now Pay Later alla propria piattaforma di eCommerce.

  • Scegli la piattaforma di Buy Now Pay Later: esamina le diverse opzioni disponibili e scegli quella che meglio si adatta alle tue esigenze e a quelle dei tuoi clienti.
  • Registrati come venditore: segui le istruzioni sul sito web della piattaforma scelta per registrarti come venditore. Potrebbe essere necessario fornire alcune informazioni sul tuo business, come ad esempio il sito web e i dati fiscali.
  • Integra la piattaforma nel tuo eCommerce: la maggior parte delle piattaforme di BNPL offre soluzioni di integrazione per i venditori online. Segui le istruzioni fornite per integrare la piattaforma nel tuo sito web eCommerce.
  • Comunica l’opzione di pagamento ai tuoi clienti: una volta che hai integrato la piattaforma di BNPL nel tuo sito web, assicurati di comunicare ai tuoi clienti che questa opzione è disponibile.

BNPL, rischi e vantaggi per i merchant

È importante sottolineare che ad assumersi il rischio del credito è il fornitore del servizio di pagamento, che versa l’intero importo dell’ordine fatto dal cliente al venditore (sia fisico che online) al momento dell’acquisto. I merchant possono quindi trarre vantaggio dall’adozione del BNPL incassando subito l’importo della vendita. Secondo una ricerca PayPlug, quelli che hanno attivato questo servizio nei loro store hanno registrato un incremento del 10% nelle vendite.

L’incertezza riguardo al quadro normativo è uno degli svantaggi; in Italia, difatti, al momento mancano norme dedicate. L’UE, comunque, sta rivedendo le regole della normativa sul credito al consumo, per estenderle anche al BNPL.

Le piattaforme Buy now pay later

I protagonisti del Buy Now Pay Later oggi sono Klarna (la prima a lanciare questo tipo di servizio), Affirm, Afterpay, PayPal, Revolut, N26, Curve, Monzo, Opyn, Scalapay, Square, Apple Pay (disponibile solo su iOS16), Revolut (che consente agli utenti consumer di suddividere il costo degli acquisti fino a 499 euro in tre rate), Billie, Resolve (spin-off di Affirm), Hokodo e Keo World.

Queste società di pagamento innovativo ricavano il loro guadagno da commissioni che il negozio paga su ogni transazione effettuata.

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Quali pagamenti innovativi sono il futuro per il tuo business

08.06.2023

Quali pagamenti innovativi sono il futuro per il tuo business

08.06.2023

Quali pagamenti innovativi sono il futuro per il tuo business

Il mondo dei pagamenti sta vivendo una vera e propria rivoluzione. Nuove tecnologie, nuovi metodi, nuove esigenze: le tradizionali transazioni in contanti o con carte di credito stanno cedendo il passo a nuove forme di pagamenti innovativi che offrono maggiore comodità, sicurezza e velocità.

Secondo i dati degli Osservatori del Politecnico di Milano, il transato degli Innovative Payments in Italia è passato da meno di un miliardo di euro nel 2017 a quasi dieci miliardi nel 2021, e il trend è destinato a crescere.
Per le imprese, è fondamentale garantire una User Experience all’avanguardia e poter processare tutti i pagamenti innovativi in maniera efficiente. Ecco i principali di cui tenere conto.

Pagamenti innovativi: quali considerare per la tua impresa

Pagamenti mobili

Con il crescente utilizzo degli smartphone, i pagamenti mobili stanno diventando sempre più diffusi. App come Apple Pay, Google Pay e SatisPay consentono ai consumatori di effettuare pagamenti rapidi e sicuri utilizzando il proprio dispositivo mobile. I vantaggi dei pagamenti mobili includono la semplicità di utilizzo, l’accesso immediato alle informazioni sulle transazioni e la possibilità di integrare programmi di fedeltà e offerte speciali. Integrare una soluzione di pagamento mobile nel tuo business può migliorare l’esperienza dei clienti e attrarre una base di clientela più giovane e tecnologicamente orientata.

Wallet digitali

I wallet digitali, come PayPal e Amazon Pay, stanno diventando sempre più popolari. Questi servizi consentono ai clienti di memorizzare le informazioni di pagamento in modo sicuro e di effettuare acquisti online in modo rapido e conveniente. I wallet digitali offrono anche una maggiore protezione contro frodi e violazioni dei dati, poiché le informazioni sensibili non vengono trasmesse direttamente ai venditori. Implementare un sistema di pagamento che supporta wallet digitali può semplificare il processo di acquisto online per i tuoi clienti e aumentare la fiducia nella sicurezza delle transazioni.

Pagamenti contactless

I pagamenti contactless consentono ai clienti di effettuare transazioni semplicemente avvicinando la loro carta di credito o il loro dispositivo mobile al terminale di pagamento. Questa tecnologia, nota anche come NFC (Near Field Communication), è ormai una certezza diffusa. I pagamenti contactless sono particolarmente adatti per le transazioni di importo ridotto, come acquisti al dettaglio, ristorazione o trasporti pubblici. Implementare terminali di pagamento contactless nel tuo business può migliorare l’efficienza delle operazioni di pagamento e ridurre i tempi di attesa dei clienti.

Pagamenti biometrici

I pagamenti biometrici utilizzano le caratteristiche fisiche uniche degli individui, come impronte digitali o riconoscimento facciale, per autorizzare le transazioni. Questa forma di pagamento offre un elevato livello di sicurezza e comodità. I pagamenti biometrici sono particolarmente adatti per transazioni in negozi fisici o per l’autenticazione di pagamenti online. Implementare una soluzione di pagamento biometrico nel tuo business può offrire un’esperienza utente senza problemi e una maggiore protezione contro frodi e violazioni dei dati.

Pagamenti innovativi e POS unico come veicolo di sicurezza, risparmio e comodità

In conclusione, i pagamenti innovativi stanno cambiando il modo in cui le aziende interagiscono con i propri clienti. Dal mobile payment ai wallet digitali, dai pagamenti contactless ai pagamenti biometrici, ci sono numerose opzioni disponibili per migliorare l’esperienza di pagamento. È importante valutare attentamente le esigenze del tuo business e i desideri dei tuoi clienti per identificare quale o quali forme di pagamento innovativo possano essere integrate con successo nella tua strategia aziendale. Implementare queste soluzioni può consentirti di offrire un’esperienza di pagamento all’avanguardia, soddisfare le aspettative dei tuoi clienti e posizionare il tuo business in linea con il futuro dei pagamenti digitali.

Un elemento chiave per migliorare l’esperienza dei clienti e semplificare i pagamenti è l’implementazione di un punto vendita (POS) unico. Un POS unico consente ai clienti di effettuare pagamenti in modo rapido e senza problemi, indipendentemente dal canale o dal punto di contatto scelto. Che si tratti di un negozio fisico, di un sito web o di un’app mobile, un POS unico sincronizza e integra tutti i dati di pagamento, consentendo una transizione fluida tra i diversi canali. Questo non solo offre una maggiore comodità ai clienti, ma consente anche di avere una visione unificata delle transazioni, semplificando la gestione delle operazioni e fornendo un servizio personalizzato. Inoltre, un POS unico può supportare diverse forme di pagamento innovative, come pagamenti mobili, wallet digitali e pagamenti contactless, offrendo ai clienti una vasta gamma di opzioni di pagamento e soddisfacendo le loro preferenze individuali.

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Scegliere il POS per il tuo negozio: cosa devi considerare

08.06.2023

Scegliere il POS per il tuo negozio: cosa devi considerare

08.06.2023

Scegliere il POS per il tuo negozio: cosa devi considerare

Negli ultimi anni, il mondo retail ha subito una trasformazione digitale che ha portato alla diffusione di nuovi strumenti di pagamento, come i POS (Point of Sale), ovvero i terminali per il pagamento con carta di credito o debito, divenuti obbligatori per legge.

Scegliere il POS giusto per il proprio negozio richiede un’attenta analisi dei vari modelli a disposizione: il POS deve essere affidabile, efficiente e in grado di soddisfare le esigenze del proprio business.

In generale, il funzionamento del POS prevede il collegamento del dispositivo con la banca per effettuare la transazione dal conto corrente del cliente a quello dell’esercente, che può stabilire quali circuiti attivare: PagoBancomat e Maestro e, per le carte di credito, Visa, Mastercard, American Express, etc. Generalmente gli istituti bancari propongono un POS di riferimento.

Scelta del POS, i punti chiave da considerare

La prima cosa da considerare nella scelta del POS è il tipo di attività che si gestisce. Ad esempio, un ristorante avrà esigenze diverse rispetto a un negozio di abbigliamento. Per questo motivo, è importante scegliere un POS che sia adatto alle specifiche necessità del proprio settore merceologico.

In secondo luogo, occorre valutare la facilità d’uso. Il personale del negozio deve essere in grado di operare facilmente con il sistema, senza dover perdere tempo prezioso. Inoltre, il POS deve essere in grado di gestire le transazioni con qualsiasi carta, sia di credito, sia di debito.

Un’altra considerazione importante nella scelta del POS è la sicurezza. Il sistema deve essere in grado di garantire la piena affidabilità delle transazioni, prevenendo eventuali frodi o violazioni della privacy dei clienti.

Infine, si deve valutare l’assistenza tecnica offerta dal fornitore del POS. È importante poter contare su un supporto tecnico efficiente e rapido in caso di problemi o malfunzionamenti del sistema.

I vari tipi di POS, come orientarsi?

In commercio esistono diversi tipi di POS:

  • fissi (da banco e collegati alla rete internet)
  • wireless (senza cavi, per muoversi nel locale o negozio)
  • smart, con funzionalità di registratore di cassa (gestione digitale della ricevuta di pagamento, archivio delle transazioni, monitoraggio delle operazioni)
  • portatile (con SIM integrata per accettare i pagamenti ovunque senza la necessità di uno smartphone)
  • mobile (connesso allo smartphone per i pagamenti in mobilità).

Per orientarsi fra le numerose offerte a disposizione conviene valutare le spese complessive. Bisogna prendere in considerazione molte di voci di spesa, fra cui: installazione, noleggio o acquisto, canone mensile, commissioni da applicare sulle transazioni, assistenza tecnica.

I POS più convenienti per i piccoli commercianti sono quelli che offrono un basso costo di attivazione e una commissione percentuale sulle transazioni limitata. È importante anche verificare la presenza di eventuali costi nascosti, come ad esempio quelli legati alla manutenzione del dispositivo.

Bonus POS 2023, cos’è

Il Bonus POS è un incentivo economico in grado di coprire parte delle spese sopportate dagli esercenti per l’accettazione dei pagamenti digitali via POS. Ai commercianti e alle imprese offre l’opportunità di incassare pagamenti elettronici in maniera veloce, sicura, affidabile e semplice. Il bonus POS 2023 è il credito di imposta come misura di ristoro a vantaggio di commercianti e partite IVA (per tutti gli esercenti con fatturato fino a 400 mila euro annui), ed è pari al 30% delle commissioni addebitate per le transazioni eseguite tramite carte di pagamento. Il tax credit sui pagamenti digitali va utilizzato in compensazione (con il Modello F24), a decorrere dal mese successivo rispetto a quello in cui si sostiene la spesa.

Il POS senza… il POS

Ultimamente si sono affacciate sul mercato nuove soluzioni che puntano a sostituire il POS fisico con soluzioni omnicanale e dematerializzate. Tra queste spicca la trasformazione degli smartphone in POS e inizia a diffondersi anche il Conversational Commerce, che permette di processare i pagamenti tramite WhatsApp.

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