25.07.2022

Verso una nuova direttiva europea sui servizi di pagamento

25.07.2022

Verso una nuova direttiva europea sui servizi di pagamento

Bruxelles è al lavoro sulla PSD3, chiamata a rispondere alla continua evoluzione del mercato “pensionando” l’attuale quadro normativo entrato in vigore a inizio 2018

Il mondo dei pagamenti si evolve a una velocità sempre più alta, grazie a servizi digitali innovativi messi a disposizione degli utenti.

Una vera e propria rivoluzione che rende necessario anche aggiornare continuamente le normative di riferimento, per renderle capaci di tutelare a pieno i consumatori e di generare un mercato aperto a una molteplicità di operatori.

Un perfetto esempio di tutto ciò arriva dalla Payment Services Directive (PSD), ovvero la Direttiva europea sui Servizi di Pagamento chiamata a definire il quadro giuridico comunitario per i servizi di pagamento elettronici.

La pubblicazione della prima versione è data 13 novembre 2007, con l’entrata in vigore in Italia risalente all’inizio del 2010.

L’incredibile sviluppo avvenuto in pochi anni nel campo dei pagamenti digitali ha reso necessario un primo aggiornamento delle norme per rispondere soprattutto a tre esigenze: aumentare la competizione all’intero del mercato dei servizi di pagamento, favorendo l’ingresso di player nuovi dall’esterno; creare un mercato più efficiente e integrato; garantire la sicurezza delle informazioni e dei dati dei consumatori finali.

Nacque così la PSD2, recepita in Italia con il decreto legislativo 15 dicembre 2017 ed entrata in vigore il 13 gennaio 2018.
Questo nuovo quadro normativo si è però ben presto rivelato a sua volta insufficiente, anche sulla scorta della forte spinta ai nuovi metodi di pagamento generata dalla pandemia. Tanto è vero che le istituzioni di Bruxelles sono già all’opera su un nuovo documento legislativo, la cosiddetta PSD3 destinata a mandare in pensione l’attuale normativa scritta quando molti degli attuali sistemi di pagamento e soluzioni Fintech non erano ancora venuti alla luce.

Già il 24 settembre 2020 l’Ue aveva annunciato il Digital Finance Package, un documento che dovrebbe costituire l’architrave della prossima PSD3.

Quattro gli obiettivi principali individuati dalle istituzioni comunitarie:

  • Favorire la nascita di soluzioni di pagamento sempre più digitali e istantanee con portata paneuropea
  • Facilitare lo sviluppo di mercati dei pagamenti al dettaglio innovativi e competitivi
  • Rendere i sistemi di pagamento al dettaglio efficienti e interoperabili
  • Efficientare i pagamenti internazionali (comprese le rimesse)

La strada per vedere questi target concretizzati in un vero pacchetto normativo è comunque ancora lunga. Il “cantiere” PSD3 è aperto ma il testo finale resta da definire.

La Commissione Ue ha aperto a maggio la fase di consultazione pubblica durante la quale Bruxelles riceverà i feedback sulla bozza di testo, utili per la stesura definitiva. La scadenza di questa fase è stata fissata per il 2 agosto.

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