27.01.2022

Gli italiani chiedono più opzioni di pagamento online

27.01.2022

Gli italiani chiedono più opzioni di pagamento online

Le aziende investono per migliorare il loro checkout e andare incontro ai clienti: si punta soprattutto su portafogli elettronici e eCash

Le preferenze sui metodi di pagamento online continuano a cambiare, di pari passo con lo sviluppo di nuovi servizi e tecnologie. Ma il comune denominatore, per tutti gli e-shopper, sembra essere uno solo: la richiesta di avere a disposizione più opzioni per perfezionare gli acquisti.

L’indicazione arriva da un recente report che ha coinvolto 1.100 Pmi a livello globale, attive sia online che in store: a esse è stato chiesto come le loro offerte di pagamento siano cambiate negli ultimi 12 mesi, segnate da un aumento.

Dalla rilevazione emerge che oltre due imprese italiane su tre hanno aggiornato il processo di checkout dei clienti. Il 65% di esse ha indicato il cambiamento delle preferenze di pagamento da parte dei consumatori come “spinta” per questo aggiornamento, mentre il 61% ha citato il fatto che i clienti chiedono un maggior numero di opzioni per concludere gli acquisti online.

Le aziende dunque provano a intercettare i bisogni e le inclinazioni di una platea sempre più attenta alla tecnologie di pagamento digitale. E in tal senso, il momento del checkout è basilare per migliorare la customer experience ed evitare che il consumatore rinunci all’acquisto dirigendosi verso altri negozi virtuali. La metà delle imprese italiane interpellate, infatti, ha citato i livelli di abbandono del carrello come un problema non secondario.

L’altro grande nodo che emerge dal report è quello dell’affidabilità, citata dal 46% delle attività online del nostro Paese come caratteristica prioritaria nella ricerca di un partner per i pagamenti.

Tornando alla proposta di forme di pagamento alternative, sembrano essere sempre più popolari i portafogli digitali, canale attraverso il quale sono cresciute le vendite del 72% delle realtà interpellate nella ricerca. Prendono quota anche i sistemi che traducono il contante in moneta elettronica (eCash): il 38% li ha già implementati e un altro terzo degli intervistati prevede di farlo a breve. Infine, sembrano esercitare un discreto fascino anche le criptovalute: oltre la metà delle Pmi tricolori interpellate (53%) ha espresso il desiderio di poterle offrire nel proprio checkout, mentre a livello globale la quota scende al 48%.

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