28.06.2021

La corsa dell'e-commerce e
il futuro dell'e-wallet

27.05.2021

La corsa dell'e-commerce e il futuro dell'e-wallet

Il 2021 è considerato l’anno del consolidamento del commercio digitale e le aziende lo accolgono come un metodo per calmierare gli effetti di una possibile crisi. E così i pagamenti digitali saranno sempre più presenti

Acquisire e fidelizzare i clienti, aumentare l’awareness e infine guadagnare quote di mercato. Questi i quattro key driver strategici che le imprese italiane attive nell’e-commerce si sono poste per il 2021.

Un settore, quello del commercio online, che sta vivendo un periodo a dir poco florido. I dati contenuti nel dossier “E-Commerce in Italia 2021” della Casaleggio Associati parlano chiaro. E partendo da un contrasto rendono cristallino il concetto: “Lo scorso anno – spiega il report – si stima che abbiano abbassato definitivamente la serranda oltre 390 mila imprese del commercio non alimentare e dei servizi di mercato, contro 85.000 nuove aperture, per un totale di -11,3%42. In contrapposizione, le imprese che si sono registrate al Registro imprese con codice ATECO 47.91.1 relativo al commercio online (primario o secondario) sono 10.467, contro le 6.968 dell’anno precedente”. Ovvero +50%, contro il 20% del 2019. Anche per questo, nel 2020, il 68% delle aziende interpellate ha dichiarato “un incremento di fatturato” (con variazione media del +56%), il 20% ha dichiarato di “aver perso fatturato” (anche dimezzandolo), mentre il 12% lo ha “mantenuto stabile”.

Dal dossier della CA, emerge anche l’identikit dell’e-shopper: la la spesa media è di 674 euro, il 67% degli utenti ha acquistato online da siti esteri e praticamente la totalità ha acquistato tramite marketplace (da Amazon a Zalando). Nel 2020 si sarebbe invece ridotto lievemente il valore del fatturato e-commerce in Italia: 48,25 miliardi di euro, ovvero -1% rispetto al 2019 (48,5 mld).

Il ricorso all’e-commerce non poteva non influenzare i metodi di pagamento e i servizi connessi. In particolare, secondo il report della Casaleggio Associati, i pagamenti elettronici “sono diventati la modalità di pagamento preferita da 6 persone su 10 (5 su 10 nel 2019). Il 47% degli italiani dichiara che userebbe la carta di credito/debito o il bancomat per pagare qualsiasi importo”. Ecco allora che il lockdown “ha determinato una crescita dei pagamenti digitali, che tra off e online superano un terzo del totale transato in Italia”. Come rilevato nella newsletter di Argentea, nel 2020 le carte di credito sono state il metodo di pagamento preferito dagli italiani (44%) seguite dalle carte prepagate e voucher (40%). Poi i digital wallet  (34%). Dai primi dati relativi al 2021, emerge che “anche quest’anno per le aziende di e-commerce italiane la carta di credito e il mezzo di pagamento piu diffuso e in crescita (41%), seguita dai digital wallet (26%) e dal bonifico (15%) che perde punti”.

Nel mondo invece il segmento digital wallet è già un successo, essendo diventato il metodo di pagamento più utilizzato dagli e-shopper: valgono il 44,5% delle transazioni totali del 2020, con un +6,5% rispetto al 2019 ma soprattutto una stima di crescita fino al 51% entro il 2024. A differenza dell’Italia, nel mondo le carte di credito sono state utilizzate nel 22,8% delle transazioni e le carte di debito nel 12,3% dei casi.

Fonti: “E-Commerce in Italia” – Casaleggio Associati (2021)

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